“Oggi è una giornata epocale perché Casapesenna non è più il paese di Zagaria ma del popolo di Casapesenna. E dopo tante pagine nere scritte in questo territorio festeggiamo finalmente una pagina bellissima di legalità e di sinergia con lo Stato“. Lo ha dichiarato il sindaco di Casapesenna (Caserta) Marcello De Rosa, presente alla demolizione del covo del capo dei Casalesi Michele Zagaria, parlando con i giornalisti all’esterno della casa di via Mascagni dove Zagaria fu catturato il 7 dicembre 2011, dopo una latitanza di 15 anni.
“Questa giornata ha un valore simbolico altissimo, chiudiamo una pagina di cronaca nera per scriverne tante altre di buona politica – ha aggiunto -. Questa demolizione dà una chiusura tombale col passato e aiuterà le nuove generazioni a togliersi il marchio della criminalità organizzata, stampato negli anni dalla mala politica e dalla camorra”. “Il territorio ce l’ha fatta, c’è la svolta e noi ne siamo onorati. La cittadinanza non può che essere contenta del processo di cambiamento che è avvenuto dal 2014 ad oggi. Adesso veramente cambiamo pagina per dare alle nuove generazioni un senso di normalità che mancava in passato“, ha concluso.
Piantedosi: “Fiducia perché lo Stato prima o poi vince”
Un applauso, alla presenza del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, ha dato il via alle operazioni di abbattimento, gestite dai mezzi dei Vigili del fuoco, del covo di via Mascagni a Casapesenna. “È una giornata importantissima per il valore di concretezza e simbolico di questa iniziativa di recupero della legalità. Tutti i livelli dello Stato hanno lavorato in sinergia. Oggi è la giornata della demolizione ma i simboli si devono costruire e qui ci sarà un progetto dall’alto valore sociale. Continua la lotta dello Stato contro tutte le forme di criminalità organizzata, è una delle priorità del governo“, ha riferito Piantedosi, per poi sottolineare: “Il messaggio di oggi è quello di speranza e fiducia nello Stato e nelle istituzioni, perché come disse anche Michele Zagaria lo Stato prima o poi vince”.
De Luca: “Segnale di svolta, ora dignità e investimenti”
Presente anche Vincenzo De Luca, governatore della Campania. “Si passa da un tempo in cui regnava la paura, in cui vi era un doppio Stato, a un tempo in cui possiamo salvare i ragazzi dalla disperazione. Dobbiamo fare uno sforzo per portare i giovani a restare in questo Paese, e questo può accadere se diamo loro dignità e senso civico. Questo è un simbolo che cade, ne cadranno altri: serviranno investimenti e per attrarne è necessario mettere in sicurezza i territori“, ha dichiarato.
De Raho: “Camorra è cambiata, Stato faccia di più”
In visita a Casapesenna, anche Federico Cafiero de Raho, ex procuratore antimafia oggi parlamentare del M5. “Lo Stato non dimentica, continua la lotta alla Camorra e alle sue infiltrazioni, ancora non abbattute totalmente“, ha riferito. “Una volta qui si aveva paura anche solo a camminare, 30 anni fa c’erano gruppi che si combattevano in queste strade: troppi ragazzi sono stati vittime di questo. I territori sono cambiati e i giovani hanno buone prospettive, ma lo Stato deve aiutarli per vedere realizzati i loro obiettivi. La Camorra non assolda più manovalanza, la Camorra è altro oggigiorno, ma al tempo stesso serve lavorare per offrire ai giovani le opportunità“, ha concluso.