Il decreto Covid è realtà. Dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri, risalente al 18 marzo, ora arriva la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Tante le novità che cambieranno la vita degli italiani dopo oltre due anni di emergenza. E alcune di esse presentano anche differenze rispetto a quanto lasciava intuire la bozza preliminare.
Tra i punti cardine del documento governativo figurano il fatidico Green pass, una riscrittura dell’obbligo vaccinale e anche la riorganizzazione delle strutture che si occupano della gestione della pandemia. Cosa cambia, dunque, con l’introduzione del decreto Covid? Vediamolo con ordine.
Decreto Covid: le nuove regole (meno restrittive) decise dal Governo
Tutte le novità, come già noto, entreranno in vigore a partire dal 1° aprile. Questo perché il 31 marzo finirà il tanto discusso stato di emergenza, e l’Italia affronterà una nuova fase all’insegna di due grandi obiettivi. Ossia “rilanciare l’economia” e “limitare la didattica a distanza“, come ammesso personalmente dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Ecco come il decreto Covid intende portare avanti questa missione.
Si parte dal Green pass, una delle misure più indigeste per una non indifferente fetta della popolazione ormai da mesi. Ebbene, il decreto Covid rimuove l’obbligo di esibire il certificato nella sua forma base sui mezzi di trasporto pubblico locale, nei ristoranti all’aperto e in banche, negozi, uffici pubblici, poste, tabaccherie. Quello rafforzato, invece, non sarà più obbligatorio per gli over 50 sui luoghi di lavoro. Ma quello base sì.
Restano invece obbligatorie le mascherine, ma fino al 30 aprile. Ciò vale per i trasporti pubblici locali e interregionali, treni inclusi. Sui luoghi di lavoro, invece, il provvedimento prosegue anche a maggio (senza però il vincolo della FFP2). Il decreto Covid, però, fa decadere anche l’obbligo di quarantena in caso di contatto con un positivo. Solo chi ha contratto il virus, infatti, è tenuto all’autoisolamento. I contatti, invece, dovranno restare in autosorveglianza e indossare la FFP2.
Situazione analoga anche per la scuola, dove la didattica a distanza varrà solo per i contagiati e non anche per i loro contatti. E in caso di quattro positivi per classe, tutti i compagni potranno andare a scuola indossando la mascherina. In più, venuto meno lo stato d’emergenza, salutano Comitato tecnico scientifico e il commissario straordinario Paolo Francesco Figliuolo. Con il decreto Covid si introduce infatti un’unità operativa ordinaria che fino al 31 dicembre 2022 gestirà il periodo transitorio e coordinerà la conclusione della campagna vaccinale.