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A Roma è stata inaugurata la mostra su Lucio Dalla al museo dell’Ara Pacis. All’evento era presente anche l’amico e musicista, Renzo Arbore: “Il clarinetto di Lucio Dalla è un ricordo meraviglioso, dicevamo che saremmo stati sepolti in terra sconsacrata come artisti avevamo una forte passione per il jazz e per l’America ma non solo. Lucio è stato capace di raccontare tutte le città, da Roma a Milano alla sua Bologna per non parlare di Napoli. Lucio amava Napoli e la musica neomelodica, ricordo che una volta mi disse che la canzone ‘Let it be’ fosse un jingle pubblicitario rispetto a ‘Era di maggio’ scritta da Salvatore Di Giacomo“, le sue parole.
Gotor: “‘L’anno che verrà’ è canzone politica e sociale”
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“Il rapporto tra Lucio Dalla e Roma è importantissimo, è stata per lui una città di incontri da Federico Fellini a Carlo Verdone ad Antonello Venditti. La mia canzone preferita è ‘L’anno che verrà’, che segna il passaggio dagli anni ’70 agli anni ’80 non solo a livello culturale e sociale ma anche politico“, ha aggiunto Miguel Gotor, politico, storico, accademico e saggista italiano.
Verdone: “Mai incontrato un uomo e un artista più generoso”
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All’inaugurazione della mostra era presente anche il regista e attore Carlo Verdone: “Quello che più mi lega a lui è Borotalco, le canzoni di Lucio Dalla erano la colonna sonora dei protagonisti del film, eravamo giovani e avevamo paura che un artista di quel calibro non ci desse il permesso di prendere le sue canzoni ma invece la sua generosità ci ha spiazzati. Grazie Lucio, non ho mai visto un artista e un uomo così generoso“, ha raccontato Verdone.
Nicosia: “Musica di Lucio Dalla è universale, sue canzoni sono opere d’arte”
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“E’ stato un onore dedicare una mostra a Lucio Dalla, l’ho conosciuto in ricordo dell’anniversario del decennale della morte. La sua musica è universale, pochi cantanti e artisti riescono a spaziare tra generi diversi: è speciale, è unico. Lucio Dalla è immortale, parti della sezione della mostra raccontano la sua infanzia, la sua scuola, il rapporto con la mamma“, ha concluso il curatore della mostra dedicata a Lucio Dalla, Alessandro Nicosia.