Da domenica 1° maggio in Italia è cessato l’obbligo di indossare le mascherine in alcuni luoghi al chiuso. Fino al 15 giugno sarà invece obbligatorio indossare le Ffp2 sui mezzi di trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, oltre che nei cinema, teatri, locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive al chiuso. Sarà così anche per lavoratori, utenti e visitatori di ospedali e strutture sanitarie, incluse le Rsa.
Negli altri luoghi di lavoro, invece, i Dpi sono solo raccomandati. Ad esempio per i dipendenti della Pubblica amministrazione nei luoghi potenzialmente affollati, come la fila in mensa o in ascensore. Per quanto riguarda il settore privato, resterà in capo alle singole aziende rinnovare o ridefinire protocolli e accordi. Le mascherine sono raccomandate dai vescovi anche a messa e per le celebrazioni in chiesa. Vediamo allora cosa ne pensano i cittadini di Milano e Roma di queste novità.
Stop alle mascherine al chiuso, il parere dei milanesi
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“Mi è mancata molto la possibilità di poter andare in giro per la città senza mascherina. Ora finalmente potrò fare shopping in tranquillità“, commentano alcuni cittadini milanesi nel secondo giorno di “libertà” dalle mascherine in alcuni luoghi al chiuso. Qualcuno, però, sembra ancora avere dei dubbi: “Ho paura che dopo l’estate si torni alla situazione di prima, è troppo presto“.
Roma, al bar senza green pass: “Una liberazione”
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Con le nuove disposizioni, da ieri è possibile andare al bar e al ristorante senza green pass e senza indossare la mascherina anti Covid. La regola vale anche per i dipendenti: “Finalmente si riesce a respirare, una liberazione vera e propria – dice un cameriere romano -, anche se sembra sempre che ti manca qualcosa”. Una cliente esprime invece il suo stupore: “È stranissimo rivedere i volti delle persone”.