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Enzo, 65 anni, è ricoverato all’Ospedale di Legnano da ottobre per Covid e da più di 100 giorni è in terapia intensiva. Quasi ogni sera i figli e la moglie registrano un podcast da inviare via internet al tablet del reparto di terapia intensiva e da far ascoltare a Enzo. “Questo è un modo per non far sentire solo nostro papà”, racconta Gianmaria, uno dei figli e conduttori di Radio Enzo. “Cerchiamo di inviargli messaggi positivi e stimolanti e fargli ascoltare la musica che tanto ama. Un giorno, dopo una puntata sul ‘percorso’, in una video chiamata è riuscito, con un filo di voce, a dirci di stare tranquilli citando proprio la parola ‘percorso’.
La nascita di Radio Enzo
Il progetto è nato attorno al 10 di gennaio, come un modo per far sentire Enzo meno solo. “Noi non abbiamo mai avuto esperienze in radio. Ci siamo abbastanza improvvisati e, dopo aver recuperato un microfono, abbiamo iniziato a registrare. I medici hanno accolto con entusiasmo la nostra iniziativa. Anche loro riesco a divertirsi ascoltando Radio Enzo, nonostante l’atmosfera tesa della terapia intensiva”, spiega Gianmaria.
“Passo tutti i giorni”, conclude Gianmaria con un filo di emozione, “a immaginare mio papà dietro questo microfono, per continuare a vivere la nostra vita insieme, che non è altro che il nostro programma radiofonico preferito”.