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“Andare in autobus non è pericoloso. La carica virale non è altissima, il mero contatto con tracce di virus non può sviluppare il contagio”. Prova a tranquillizzare gli animi il capitano dei Nas di Roma, Maurizio Santori, che ha voluto entrare nel merito della notizia, diffusa nella giornata di martedì, del ritrovamento di tracce di coronavirus, proprio da parte del Nucleo anti sofisticazione, sui mezzi pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto.
Non un allarme ma un richiamo alla consapevolezza
“Volevamo fare una fotografia dei servizi di trasporto pubblico e privato e verificare lo stato della sanificazione, in questo momento di pandemia diffusa – spiega il capitano Santori -. Da una parte abbiamo attenzionato i mezzi di trasporto presenti sul territorio, come autobus, metropolitane e ferrovie locali. Dall’altra abbiamo provveduto a fare dei tamponi nei punti critici, come pulsantiere, poggiatesta o corrimano. Questi sono stati sottoposti al vaglio del laboratorio dell’Arpa Lazio che, per quanto riguarda Roma e provincia, ha riscontrato 11 positività su 43 tamponi”.
Più che un allarme, quello dei Nas è un richiamo alla consapevolezza. “Dobbiamo renderci conto che il virus è in mezzo a noi – dice Santori -. Dobbiamo quindi attenerci a tutte le indicazioni igieniche necessarie, prima di tutto disinfettando le mani ed evitare comunque di portarle sul viso”.
Il capitano dei Nas: “Servono più sanificazioni, ma anche i cittadini devono fare la loro parte”
“In alcuni casi la sanificazione potrebbe essere stata fatta in maniera non sufficiente – spiega ancora Santori –. Bisogna quindi aumentare il numero delle sanificazioni e serve collaborazione da parte dei cittadini, che devono fare la loro parte. Non deve abbassarsi la soglia dell’attenzione. Proseguiamo con distanziamento, mascherina e tutte quelle norme che possono prevenire i contagi se rispettate”.
“Alla fine la percentuale di positività è davvero bassa, se rapportata al numero di mezzi attenzionati – conclude il capitano dei Nas di Roma –. Noi dovevamo solo verificare se il virus ci fosse o no sui mezzi pubblici. Si tratta, però, di una presenza che non ha capacità virulenta. Ribadisco, comunque, che dobbiamo fare più attenzione ai nostri comportamenti”.