Secondo Franco Locatelli, il presidente del Consiglio superiore di sanità, tutte le restrizioni introdotte dal governo per arginare la diffusione del coronavirus fino a Pasqua permetteranno di ridurre il calo dei contagi. Inoltre, porteranno a “una situazione epidemiologica più favorevole”. L’esperto sottolinea che “seguendo il principio di massima cautela si è deciso d’innalzare il livello delle misure, nella logica di contenere la diffusione del virus, così da trovarci in una situazione epidemiologica più favorevole dopo Pasqua. Al primo posto c’è la tutela della salute, ma è evidente che esiste anche una crisi economico-sociale da non sottovalutare. Ecco perché resto convinto dell’utilità del principio della proporzionalità e dell’adeguatezza degli interventi”.
Locatelli: “Non bisogna trarre conclusioni affrettare sul vaccino di AstraZeneca
Parlando del vaccino di AstraZeneca, Locatelli ha cercato di fare chiarezza sul lotto bloccato dall’Aifa e di tranquillizzare chi ha iniziato a guardare con timore al farmaco. “Quando arrivano segnalazioni di incidenti gravi o fatali devono essere messo in atto tutte le misure per capire le cause. Il ritiro precauzionale del lotto cui apparteneva la dose somministrata dimostra l’efficacia del sistema di farmacovigilanza”, ha dichiarato nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. “Non vanno tratte conclusioni affrettate sul nesso di causalità. Occorre basarsi sulle evidenze, altrimenti si rischiano reazioni emozionali. E non dimentichiamoci che l’efficacia del vaccino di AstraZeneca è assai elevata, essendo superiore all’80% per tutte le manifestazioni di Covid-19 e si avvicina al 100% per la copertura dalle forme gravi”.
“Sbagliato rifiutare a priori il vaccino”
Locatelli ha aggiunto che rifiutare a priori il vaccino di AstraZeneca è sbagliato. In Europa milioni di persone l’hanno ricevuto senza sviluppare problemi e questo rassicura sul profilo della sicurezza. “Il vaccino di AstraZeneca continuerà a proteggerci dall’epidemia. La maggior capacità contagiante della variante inglese, oggi largamente predominante sul territorio nazionale, è fuori discussione e ha giocato un ruolo determinante nel sostenere la ripresa della curva epidemica. Non scordiamoci mai, tuttavia, che contribuiscono anche comportamenti individuali e, pur avendo oggi a disposizione i vaccini, non dobbiamo minimamente deflettere da tutto quello che abbiamo imparato in questi mesi. La copertura offerta dai vaccini non si tradurrà in un cambiamento totale in pochissime settimane: sarà un processo progressivo che troverà compiuta realizzazione solo tra alcuni mesi”, ha concluso Locatelli.