Il Covid-19 sembra essersi riaffacciato nel nostro Paese, con un aumento dei casi registrato da Nord a Sud. La situazione, tuttavia, è pienamente sotto controllo, ma per le diverse categorie ‘a rischio’, pronte ad un nuovo richiamo, la parola d’ordine – per ora – è ‘aspettare’. La nuova campagna nazionale di vaccinazione anti Covid-19, con l’utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici, interesserà circa 20 milioni di italiani, e avrà probabilmente inizio ad ottobre. Diversamente, i circa 18 milioni di italiani over 60, gli operatori sanitari, e coloro che hanno patologie non starebbero spingendo per un nuovo richiamo. Per ora.
Dopo i due anni ‘più critici’, le somministrazioni del vaccino Covid-19 sono gradualmente diminuite. Quest’anno, gli esperti si aspettano ancora meno somministrazioni rispetto quelle effettuate nel 2022, pari a 6 milioni. Tuttavia, contro la variante XBB.1.5 arriveranno a breve i nuovi vaccini. Questi, come spiegato dall’Ema, saranno efficaci contro le nuove sottovarianti di Omicron. Per tutte le dosi avanzati, invece, non c’è altro da fare che buttare tutto: la data di scadenza, infatti, è prossima.
Il nuovo vaccino di Moderna
Tra chi ha lavorato a nuovi vaccini troviamo Moderna, che ha annunciato che l’ultima versione – aggiornata a XBB.1.5 – è anche efficace contro la variante BA.2.86 (Pirola), ed è capace di produrre 8,7 volte di anticorpi neutralizzanti in più. Tuttavia, risultati simili erano stati ottenuti nei test contro la variante FL.1.5.1 (Fornax), la seconda più diffusa in Usa, e contro EG.5 (Eris), attualmente dominante nel mondo e in Italia.
“Questi risultati dimostrano che il nostro vaccino aggiornato contro il Covid-19 genera una forte risposta immunitaria umana contro la variante altamente mutata BA.2.86. Presi insieme ai nostri risultati precedentemente comunicati che mostrano una risposta altrettanto efficace contro le varianti EG.5 e FL.1.5.1, questi dati confermano che il nostro vaccino aggiornato contro il Covid-19 continuerà a essere un importante strumento di protezione mentre ci avviciniamo alla stagione vaccinale autunnale”, ha affermato il presidente di Moderna Stephen Hoge.
Le situazione a scuola, le parole di Andreoni
Ora che la scuola è ricominciata, sui contagi bisogna far attenzione anche su questo versante. A ricordarlo è anche Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit), e professore di Malattie infettive all’Università Tor Vergata di Roma. “La scuola è da sempre fucina di virus che trovano un terreno fertile tra i bambini e i giovanissimi. Offrire una mascherina agli studenti? Non ci vedo nulla di male e non credo sia un danno. Siamo usciti dalla fase dell’obbligo sulle misure anti-Covid. Ora dovremmo aver capire che serve una cultura del senso civico. Se ho contatti con persone fragili dovrò cercare di difenderli ecco che la mascherina è uno strumento corretto”, ha dichiarato a proposito l’esperto.
In Italia, lo scorso 8 agosto, è stato rimosso anche l’ultimo divieto sul Covid, che elimina l’isolamento dei positivi. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Orazio Schillaci: “Nel Consiglio dei ministri abbiamo abrogato l’ultimo divieto che riguardava il Covid, ovvero il divieto di mobilità dalla propria abitazione e dimora per le persone che erano state sottoposte alla misura di isolamento perché risultate positive al Covid. L’andamento epidemiologico, la disponibilità di vaccini e i farmaci non rendono più necessarie questa misura che peraltro negli ultimi tempi è stata di fatto largamente disattesa. Credo che questa sia una norma di buon senso, cancella le ultimi restrizioni legate all’emergenza sanitaria che abbiamo finalmente superato”, ha dichiarato Schillaci. “Il ministero della Salute continuerà a monitorare l’andamento della situazione epidemiologica e se fosse necessario valuteremo tutte le misure di contenimento e contrasto alla diffusione del virus”, ha concluso nella conferenza stampa a seguito del Cdm.