La Procura della Repubblica di Cuneo ha disposto la riesumazione dei resti di Corrado Gex, deputato valdostano morto all’età di 34 anni, il 25 aprile 1966, nello schianto dell’aereo che pilotava. Il velivolo da turismo, un Pilatus della Air Aosta, era decollato alle 17.42 da Albenga e a bordo c’erano altre sette persone, tra cui alcuni impiegati dell’Amministrazione regionale valdostana e un maggiore delle Armi navali. L’impatto avvenne a Castelnuovo di Ceva, nel Cuneese.
Le inchieste aperte fino ad oggi hanno finora ricondotto la causa dell’incidente al maltempo e in particolare alle forti perturbazioni che quel giorno gli esperti avevano segnalato sulla rotta Albenga-Torino-Aosta. Gli investigatori hanno sempre escluso la tesi dell’attentato, sostenuta invece da un ex pilota e amico dell’onorevole Gex, Igino Melotti.
Corrado Gex, riaperta l’inchiesta sulla morte
Il procuratore capo di Cuneo, Onelio Dodero, ha dichiarato al quotidiano La Stampa che “sì, ho disposto che fosse riesumata la salma. Per ulteriori accertamenti medico-legali, necessari a chiarire alcuni punti e ricostruire la verità storica. In un senso o nell’altro”. Stando a quanto si apprende, il magistrato ha riaperto il fascicolo sulla morte di Gex da oltre un anno.
Finora Dodero ha analizzato gli atti delle precedenti indagini, affidato una consulenza a un docente di Aeronautica del Politecnico di Torino e chiesto una rogatoria in Svizzera sulle caratteristiche del Pilatus. Gex era un abile pilota, esperto di volo e profondo conoscitore della montagna. Tanto che in passato aveva partecipato a dei soccorsi aerei nella zona.
Riesumati i resti del deputato per nuovi rilievi
Lunedì scorso gli inquirenti hanno fatto riaprire la tomba di Gex nel cimitero di Arvier e prelevato i resti. Questi sono stati trasferiti a Milano per una consulenza specialistica. L’esito è atteso per ottobre. Gex era un rappresentante dell’Union Valdôtaine ed era stato eletto deputato nel collegio della Valle d’Aosta tre anni prima della scomparsa, nel 1963.
Il giorno dell’incidente due giovani testimoni – di 16 e 17 anni – avevano raccontato di aver visto l’aereo perdere quota velocemente seguito da una lunga colonna di fumo. In base alle ricostruzioni delle cronache dell’epoca, l’impatto sarebbe avvenuto attorno alle 18.30. All’arrivo dei due ragazzi sul luogo della tragedia, i rottami del velivolo pilotato da Gex erano ancora in fiamme, mentre la coda era rimasta impigliata in un castagno.