Il coronavirus tiene ancora in apprensione il mondo e anche il nostro Paese, specie alla luce dei recenti casi di contagio riscontrati tra i nostri connazionali di rientro dalle ferie. I nuovi casi sono stati segnalati soprattutto tra turisti che sono tornati da Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Per questo motivo è scattata, proprio ieri, l’allerta nel corso di un briefing del Comitato Tecnico Scientifico. Anche perché si sta abbassando l’età media di chi contrae il coronavirus, con una quota ormai scesa sotto la soglia dei 40 anni. Intanto, in quest’ottica, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha deciso di avviare la procedura per effettuare test rapidi negli aeroporti.
I dati attuali, dunque, sottolineano come siano soprattutto i più giovani, spesso asintomatici o con sintomi lievi, a far circolare il coronavirus, una volta rientrati a casa dopo le vacanze. Per questo, come riporta anche il Corriere della Sera, le autorità sanitarie continuano a puntare il dito su “misure di massima attenzione”. La scelta, infatti, andrà in questo senso: “Spero di sbloccare i test rapidi in aeroporto a breve, lo stiamo valutando con lo Spallanzani”, ha detto Speranza. L’idea, comunque, è quello di non circoscrivere questi test solamente agli aeroporti, ma di estenderli anche a stazioni dei treni, porti, e ai valichi terrestri. L’Italia, in attesa di altre decisioni a livello europeo, sta scegliendo dunque la linea dei controlli a tappeto per chi rientra sul suolo natìo. Il livello di allarme per una nuova ondata, insomma, preoccupa.
Come riporta anche l’Ansa, i primi segnali arrivano anche dalle Regioni. Il Lazio ha deciso di predisporre tutto il necessario per procedere ai test anti coronavirus negli aeroporti e presso le stazioni dell’alta velocità, oltre a rendere obbligatori gli scanner agli ingressi di asili e scuole per l’infanzia dal primo di settembre. Lo stesso succede in Veneto. “Ho parlato con il ministro della Salute Roberto Speranza e ora attendo, le schede con i protocolli, la conferma sulla validazione dei test rapidi“, ha detto il governatore Zaia. Consueto piede di guerra per De Luca, presidente della Regione Campania. “Abbiamo verificato, negli ultimi giorni, che l’80% dei contagi registrati deriva da contatti con cittadini provenienti o rientranti dall’estero. E’ indispensabile sottoporre quanti arrivano o rientrano dall’estero all’obbligo di quarantena in relazione ai voli provenienti da Paesi a rischio“, ha detto.
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