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Una lunga fila che si snoda un po’ a zig-zag sotto l’ombra data dagli alberi che incorniciano la ‘Casa della Cultura’ in via Casilina 665 a Roma: la comunità del Bangladesh si è radunata per poter essere sottoposta ai tamponi volti a individuare eventuali contagi di Coronavirus. Ascoltando i cittadini in fila la paura c’è, ma è poca, molti si dicono tranquilli, accompagnati dalla famiglia o dagli amici. “Sono 10 anni che vivo in Italia, ormai ho perso quasi tutti i contatti dal mio Paese”, dice uno dei cittadini mentre aspetta il suo turno.
Lo spostamento del servizio per i tamponi di Coronavirus ai cittadini del Bangladesh
Da piazza della Marranella a alla Casa della cultura in via Casilina 665. Dal pomeriggio di venerdì 10 luglio i tamponi ai cittadini del Bangladesh, volti a individuare eventuali contagi di Coronavirus, vengono effettuati presso la struttura di Villa De Sanctis, così come riferito dal vicepresidente del V municipio e delegato della sindaca per i rapporti con la Asl Roma 2, Mario Podeschi. La decisione era stata presa nelle scorse ore quando, di fronte all’alta affluenza dei cittadini, si sono create lunghe code lungo il marciapiede fino alla via Casilina. La situazione, secondo quanto si può apprendere, non ha comunque generato disordini ma è stato deciso un trasferimento del servizio, vista anche la vicinanza del centro di prenotazione e del pronto soccorso dell’ospedale Vannini, che si trova proprio lì a fianco, e che genera ulteriori code lungo lo stesso marciapiede. Il servizio resterà attivo fino a domenica 12 luglio dalle 9 alle 18. A questo si aggiunge lo spazio di via degli Eucalipti 20 solo nelle giornate di sabato e domenica dalle 9,00 alle 18,00 e la Casa della Salute Santa Caterina. È stato reso noto, inoltre, che nei prossimi giorni verranno aperti altri punti per effettuare i tamponi nei municipi IV, VI e VII.