Clima che resta rovente in Italia in queste difficili ore di battaglia comune contro il Coronavirus, di decisioni governative ampiamente contestate, di potenziali lockdown all’orizzonte e di manifestazioni in tutta Italia. Che nel pomeriggio di sabato si sono concentrate a Milano e Roma. E hanno visto convergere su posizioni di contestazione sia le anime di sinistra che quelle di destra del Paese.
Milano contro il Coronavirus: “Tassate i grandi capitali”
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Un gruppo di manifestanti si è riunito di fronte alla Borsa di Milano, per rivendicare il diritto a investimenti pubblici per la sanità e la scuola. Si richiedono anche provvedimenti fiscali contro i “ricchi” e un reddito universale per tutti. Soluzione, quest’ultima, che consenta di andare incontro alle categorie maggiormente colpite dalla crisi scatenata dal Coronavirus.
Da sinistra, le idee sulle modalità con cui affrontare il Coronavirus aiutando i lavoratori sono chiare. “In questa fase di emergenza bisogna tassare i grandi capitali. Come Amazon, che ha visto triplicare i profitti durante l’emergenza“, ha spiegato infatti Elena, del centro sociale ‘Il Cantiere’.
La minaccia da Roma: “Non rispetteremo le loro regole”
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Colori diversi, simboli diversi, ma clima sostanzialmente simile nelle stesse ore a Roma. ‘No lockdown‘, ‘No Dpcm‘: questi i due slogan scritti sui cartelli e ribaditi più volte in piazza durante una manifestazione indetta dalle ‘mascherine tricolori’ a Campo de’ Fiori, contro le restrizioni per il Coronavirus.
La promessa dei manifestanti somiglia più a una minaccia. Che se attuata rischia di esacerbare ulteriormente gli animi già scossi della cittadinanza. “L’intenzione è quella di non seguire le loro regole. Siamo come agli arresti domiciliari. Ci hanno chiesto dei sacrifici, ma adesso non siamo più disposti“, si sente urlare dai vari manifestanti che prendono parola. E con il Coronavirus che cresce, il clima resta estremamente pesante. Indipendentemente che si guardi la realtà da sinistra o da destra.
