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Un lungo corteo per protestare contro la chiusura dei mercati all’aperto da parte dell’amministrazione regionale della Campania, guidata da Vincenzo De Luca. A Napoli i mercatali si sono dati appuntamento sotto Palazzo Santa Lucia e hanno bloccato la strada per più di un’ora, per far sentire la loro voce: “Non esistono commercianti di serie A e di serie B” dicono.
La chiusura dei mercati è scattata da questa mattina e fa parte del pacchetto di restrizioni della cosiddetta super zona rossa che il governatore campano aveva annunciato nella giornata di giovedì.
I lavoratori chiedono chiusure uguali per tutti, ristori immediati e un’allentamento della pressione fiscale, sia come persone fisiche sia come titolari di attività. “La spazzatura, l’occupazione di suolo pubblico, i contributi Inps: è andato tutto avanti, hanno ancora il coraggio di mandare le cartelle esattoriali, con questa guerra che stiamo vivendo – raccontano i manifestanti –. Non ce la facciamo più, è una vergogna. Se dobbiamo chiudere, dobbiamo farlo tutti, altrimenti non ne usciamo nemmeno fra venti giorni”.
“Questa dovrebbe essere zona rossa, invece c’è un sacco di gente in giro: dove sono i controlli? – aggiungono – Vogliamo davvero capire se la zona rossa vale solo per noi ambulanti. I negozi sono aperti, alcuni a mezza serranda con la scusa della vendita online”.
“Dietro ogni persona c’è una famiglia – spiegano ancora i mercatali -. Fra Inps, Irpef, Ilor, Iciap, Tosap e Iva non se ne può davvero più. Bisogna avere un po’ di rispetto per ciascuna persona: sembra che abbiano fatto la zona rossa solo per i venditori ambulanti. Siamo praticamente gli unici a restare chiusi: già l’online ci sta distruggendo, ora lo fanno anche i negozi cui permettono di restare aperti”.
“Sarebbe meglio un lockdown totale di dieci giorni, restiamo chiusi ma tutti. Come si fa ad avere certezze se con questo tipo di zona rossa le strade sono piene?” dichiarano i manifestanti, prima di proseguire il loro corteo nelle strade principali di Napoli.
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Dopo una mattinata di attesa, però, nessuna risposta è arrivata dalla Regione Campania. La richiesta di incontro è stata rifiutata e questo ha fatto scattare la scintilla tra i mercatali, esasperati da una chiusura che ritengono illegittima. I lavoratori si sono riversati in strada portando con se dei cassonetti della spazzatura e sono nate anche tensioni con alcuni automobilisti bloccati nel traffico. Alla fine la situazione è rientrata e sembra che abbiano ottenuto un incontro per la prossima settimana.
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