Il coronavirus torna a far segnalare un leggero aumento dei contagi in Italia. Sono stati 412 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, con 6 decessi. Preoccupano i nostri connazionali di rientro dalle ferie, che hanno trascorso alcuni giorni soprattutto in Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Per loro negli aeroporti, ma anche nei porti e nelle stazioni, sono in programma test rapidi. Ma al vaglio del governo c’è anche l’ipotesi dell’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto e della chiusura di piazze e locali per fermare i contagi.
Coronavirus, le decisioni a livello regionale
È questo il piano che il governo starebbe pensando di mettere in atto qualora i dati sanitari e la curva epidemica dovessero continuare a salire, come succede proprio in queste ore. I primi provvedimenti, come scrive anche il Corriere della Sera, soprattutto a livello regionale, si stanno attuando. L’Emilia-Romagna ha stabilito che i cittadini che rientrano da Spagna, Grecia e Malta saranno sottoposti al tampone entro 24 ore dal loro rientro in Patria, mentre chi farà ritorno dalla Croazia dovrà osservare un periodo di quarantena. Stesse decisioni per bloccare il coronavirus e stessi Paesi nel mirino anche per la Puglia e la Campania. Al centro delle preoccupazioni attuali anche la movida e gli assembramenti estivi. “Alzate il livello di vigilanza e imponete linee guida rigide altrimenti saremo costretti a intervenire su tutto il territorio”, ha suggerito il ministro Francesco Boccia ad alcuni governatori.
Attesa fino a Ferragosto?
Intanto le attuali restrizioni sembrano non frenare gli italiani. In molte località di villeggiatura ed in numerosi locali si notano folle, gruppi di giovani in attesa di feste, falò, cene e buffet. Le intenzioni delle autorità, scrive ancora il Corriere, sarebbero quella di aspettare alcuni giorni, arrivando almeno a Ferragosto per poi fare un nuovo e deciso punto della situazione e decidere in merito. Tra i primi obblighi, come detto, anche quello di indossare la mascherina ovunque, anche all’aperto.
