Coronavirus, lutto nel mondo dell’arte: addio a Germano Celant

Una figura di riferimento nel mondo dell’arte si è spenta a 80 anni a causa del coronavirus. Il critico Germano Celant è morto all’Ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato da tempo a causa delle complicazioni dovute al Covid-19. Una vita dedicata all’arte, che lo ha reso protagonista della scena artistica italiana dagli anni Sessanta ad oggi. Celant ha dato un’entità al movimento cosiddetto “dell’Arte povera”, fenomeno artistico al centro della cultura italiana nella seconda metà del Novecento.

I tanti capolavori artistici

Tantissime le mostre curate dall’artista, a partire da quella al Guggehheim, nel 1994, dal titolo “Italian Metamorphosis 1943-1968” a le molte installate a Palazzo Grassi, a Venezia, nel 1989. Ha partecipato anche alla mostra installata alla Royal Academy di Londra, fino a gestire la prima edizione della Biennale di Firenze Arte e Moda. Il suo contributo all’arte è stato globale; si è dedicato ai grandi progetti della Fondazione Prada di Milano tra cui si ricorda il memoriale a nome di Ed e Nancy Keinholz. Inoltre, è stato direttore della Fondazione Vedova a Venezia. In occasione di Expo 2015, ha curato la mostra “Art & Food”, riscuotendo un successo mondiale.

La vita di Celant dedicata all’arte

E’ giusto ricordare Celant soltanto attraverso le sue opere. La sua esistenza è stata interamente dedicata all’arte e il suo marchio artistico verrà studiato e ripreso dai libri di Storia dell’arte. Avanguardista, creativo lo ricorda anche Dario Franceschini, ministro per i bene e le attività culturali e per il turismo che afferma:

“Oggi il mondo della cultura e della creatività piange la scomparsa di un suo altro grande esponente. Germano Celant, critico d’arte e curatore, cui si deve una delle avanguardie creative italiane più feconde del Novecento, lascia un’Italia impoverita del suo genio e del suo talento”. Celant è stato autore di oltre cinquanta pubblicazioni tra cataloghi e saggi e a lui si deve l’idea originale della corrente dell’Arte povera e della sua esportazione negli Stati Uniti.

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