È un triste primato quello di Diego Vairani, sindaco di Soresina, paesino di circa 9mila abitanti in provincia di Cremona, ancora positivo al coronavirus dopo sette tamponi, nonostante sia in isolamento da più di 50 giorni. Il primo test positivo risale all’11 marzo, al quale sono seguiti altri 6 tamponi di verifica successivi.
“Sono isolato in casa dal 9 di marzo, anche mia moglie è positiva e mia figlia, di 11 anni, invece, è tornata da poco negativa. Ho perso il conto dei giorni stando in isolamento, dovrebbero essere cinquantuno. La casa è disseminata di gel igienizzanti e mascherine, cerchiamo di prendere tutte le accortezze del caso anche perché non sappiamo se, una volta diventati negativi, ritorneremo positivi”, racconta il sindaco. “Mia moglie ha avuto un tampone negativo di controllo, stiamo aspettando il secondo sperando di avere buone notizie”.
Sindaco con coronavirus: “Mi ritengo fortunato non ho avuto gravi conseguenze”
Il primo cittadino di Soresina, nonostante non sia ancora riuscito a lasciarsi alle spalle l’incubo coronavirus, racconta di ritenersi fortunato, rispetto ad altri concittadini che hanno dovuto affrontare situazioni molto più drammatiche della sua.
“Da sindaco ho vissuto tanti casi di positività delle persone e posso garantire che molte persone hanno passato meno tempo da positivi ma hanno affrontato un’avventura molto diversa e più difficile della mia. Mi riferisco alle persone che hanno sofferto a casa, a coloro che hanno sofferto negli ospedali, a chi ha perso dei cari. Mi ritengo fortunato perché, a parte qualche giorno di difficoltà, non ho avuto gravi conseguenze a differenza, ad esempio, di tante famiglie della mia città“, ha dichiarato Diego Vairani, che non vede l’ora di poter tornare a passeggiare all’aperto. “Ho tanta voglia di uscire, di passeggiare e di tornare sul mio posto di lavoro, in Comune”.