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Gli studenti dell’Università La Sapienza, a Roma, hanno inscenato una protesta proprio di fronte all’ingresso dell’Ateneo. A spiegare Il motivo che ha spinto gli studenti a protestare ci ha pensato Emily, studentessa della facoltà di Lettere. “Abbiamo messo La Sapienza sotto processo perché durante questi mesi di pandemia e di lockdown le richieste degli studenti non sono state ascoltate“, le sue parole.
“Negli ultimi mesi abbiamo più volte provato a parlare con l’amministrazione accademica, chiedendo innanzitutto, una scadenza posticipata della terza rata, che è stata slittata solo di qualche mese – aggiunge Emily -. Abbiamo poi chiesto l’abolizione di questa rata, ma l’amministrazione non ha preso assolutamente in considerazione tale richiesta. Poi, l’innalzamento della no tax area fino a 25 mila euro. Oggi siamo qui principalmente per l’istituzione di un semestre straordinario, valido per tutti gli studenti iscritti a La Sapienza attualmente. Questo permetterebbe di posticipare la scadenza dell’anno accademico di sei mesi e quindi agli studenti di laurearsi senza andare fuori corso. In questo modo verrebbe meno oltretutto l’onere di pagamento di altre tasse“.