(Milano). Purtroppo l’emergenza Coronavirus ha fermato anche il mondo della ristorazione ma c’è chi non vuole proprio spegnere i fornelli in cucina e ha deciso di lanciarsi nel mondo del delivery. È il caso dello chef Giovanni Traversone, proprietario della Trattoria del Nuovo Macello a Milano, presente in città dal 1959. Un luogo di tradizione non milanese bensì italiano, giunto alla terza generazione, senza perdere mai il passo coi tempi. “Il Covid ha rallentato bruscamente il nostro settore. Abbiamo pochi ordini ma la scoperta del delivery ci offre la possibilità di stare in cucina e possiamo scoprire nuovi ambiti del nostro mestiere. Non sappiamo quando potremo riaprire, sono decisioni difficili per tutti. Spero in un ritorno alla normalità ma vedo il futuro tutt’altro che roseo”.
Un food delivery di alta qualità
“Inizialmente abbiamo vissuto questo periodo con sconcerto, perché non sapevamo di preciso come affrontare la situazione. Poi pian piano è nata l’idea di portare il cibo a casa. A Milano non c’è mai stato un delivery di così alto livello”, spiega Traversone. “Quando potremo aprire il ristorante, il delivery non si fermerà, ma la speranza è di poter tornare anche a servire ai tavoli. Non potendo contare sui turisti, la trattoria sarà frequentata solo dalle coppie, dai gruppi di amici e dalle famiglie. Probabilmente rimarremo aperti solo nel weekend”, prosegue lo chef. Per Traversone le decisioni che sono state prese dal governo sono giuste, come dimostrano anche i dati, tuttavia non mancano delle perplessità sul futuro. A preoccupare sono anche gli investimenti necessari per pulizie, i disinfettanti e le mascherine, che incideranno sul bilancio del ristorante.