Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, torna a parlare in conferenza stampa dei dati riguardanti l’emergenza coronavirus in Italia. “I numeri di oggi sono particolarmente confortanti. Il numero di dimessi e guariti supera i nuovi casi di coronavirus“, le sue parole. I guariti, infatti, nelle ultime 24 ore in tutta Italia sono stati 3.033. I decessi sono, invece, 464, mentre i nuovi casi di contagiati sono 2.646, portando a un totale di 106.848 persone con il virus su tutto il territorio nazionale: di queste 2.267 sono in terapia intensiva, 117 meno di ieri. 22.871, infine, i ricoverati in altri reparti con sintomi trattabili.
Coronavirus, Borrelli: “20 mila domande per operatori socio-sanitari”
Il capo della Protezione Civile ha poi diffuso i dati relativi alle domande ricevute per per il personale medico e quello socio-sanitario. La risposta è stata sorprendentemente grande, visto che quella per il personale medico sanitario era di 1.500 persone. “Si è conclusa la chiamata per operatori socio sanitari per istituti penitenziari, per residenze per disabili e case di cura per anziani. Le domande sono state 20.491 e si è chiusa la call per il personale medico. Abbiamo ricevuto 691 domande. Sono persone che avvieremo immediatamente dove ci sarà bisogno“, fa sapere ancora Borrelli.
“Fissare prezzo massimo mascherine”
Una chiosa finale sul prezzo delle mascherine che, per Borrelli, deve essere fissato per evitare speculazioni. “Le mascherine sono un bene prezioso e come avviene quando la domanda schizza e l’offerta è limitata, il prezzo si forma a un valore elevato. Credo sia necessario e doveroso, e questa è una scelta politica, prevedere un prezzo massimo per tipologia di mascherine per evitare fenomeni speculativi“, le sue parole. Al capo della Protezione Civile ha fatto eco il presidente del Consiglio superiore della sanità, Franco Locatelli: “Da cittadino aggiungo che sono fenomeni speculativi altamente deprecabili e biasimevoli“.
Coronavirus, Locatelli: “R con zero sceso tra 0,5 e 0,7”
Il presidente del Consiglio superiore di Sanità ha infine posto l’attenzione sull’indice di contagiosità del coronavirus, L’ ‘R con zero’, che è sceso ad una percentuale compresa tra lo 0,5 e lo 0,7. Locatelli ha anche sottolineato come a partire dal 5 aprile, “con la sola eccezione di una giornata, ci sia stata una riduzione del numero dei pazienti ricoverati. E dal 3 aprile ci sia stata costantemente ogni giorno una riduzione del numero dei pazienti che erano ricoverati in terapia intensiva“.