Anche Avellino, capoluogo dall’Irpinia, sembra irriconoscibile a causa del lockdown, imposto dalle Autorità per arginare la diffusione del coronavirus. Grazie alle immagini realizzate dall’alto con l’ausilio di un drone, si può ammirare la bellezza della città campana, abbinata a un malinconico deserto di persone. Il centro di Avellino, dal Corso Vittorio Emanuele a Piazza della Libertà, tra le montagne del Terminio e di Montevergine, è immerso nel vuoto. Con il drone è possibile effettuare un controllo più capillare del territorio, che consente anche di arrivare in zone non sempre percorribili dalle autorità operative.
Avellino, tra i focolai dell’epidemia nel Sud Italia
Se è vero che il Nord Italia è stato il territorio più colpito dalla pandemia di coronavirus, con la Lombardia a detenere il triste primato, lo è altrettanto che ci sono state zone affette dal virus anche al Sud. Proprio nell’Avellinese, il comune di Ariano Irpino era stato decretato “zona rossa” dopo esser divenuto un focolaio dell’epidemia nel mese di marzo. Con un’ordinanza, il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, aveva esteso la “zona rossa” fino al 22 aprile.
La magia di Pompei vista dall’alto grazie a un drone
Sempre in Campania, stante l’impossibilità per i turisti di visitare il sito di Pompei a causa dell’emergenza coronavirus, uno spettacolare tour virtuale con un drone consentiva di ammirare le ultime scoperte, narrate dal direttore del Parco archeologico. Si trattava di un’iziativa del Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo), attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti. Il Ministero ha rilanciato numerose iniziative digitali attraverso il sito e i propri profili social Facebook, Instagram e Twitter.