In sole 24 ore dal lancio, avvenuto la sera del primo giugno, Immuni, l’app di tracciamento selezionata dal Governo italiano per monitorare i contagi da coronavirus, ha registrato 500mila download, guadagnandosi il primo posto della classifica italiana delle app più scaricate sia su App Store sia su Google Play. Lo ha annunciato la ministra per l’innovazione Paola Pisano in un’intervista al TG1. “È stata apprezzata nella sua semplicità e i cittadini ne hanno capito l’utilità. Ad oggi siamo il primo grande Paese europeo a usare questa tecnologia, tra i primi al mondo”, ha aggiunto Pisano.
Immuni è l’app più scaricata sia su Apple store che su Google Play
Come confermano i dati del Play Store, la piattaforma volontaria e anonima di contact tracing, che aiuterà il tracciamento dei contagi nella fase 2 in Italia, ha superato quota 100milioni di download in meno di 24 ore ed è stata scaricata in totale tra le 100mila e le 500mila volte dallo store per dispositivi con sistema operativo Android. Apple, per ora, non ha ancora reso noto il numero di download, ma Immuni risulta al primo posto in classifica tra le piattaforme gratuite più scaricate dagli utenti con smartphone iOS. Primato che l’app detiene anche sul Play Store.
Immuni: dall’8 giugno al via la sperimentazione in 4 Regioni
Il debutto di Immuni, stando ai numeri, è dunque positivo, nonostante al momento non sia ancora funzionante.
L’app di tracciamento che notifica ai cittadini l’esposizione al coronavirus sarà infatti testata solo dall’8 giugno e in quattro Regioni, prima di essere resa operativa in tutta Italia. Da lunedì prossimo, Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia la integreranno nel loro sistema sanitario permettendo l’invio delle notifiche di esposizione agli utenti che sono stati in contatto per almeno 15 minuti con un soggetto positivo. I cittadini che riceveranno la notifica non potranno risalire alla persona, al luogo e all’orario dell’incontro, ma solo alla data del contatto. Inoltre, Immuni notificherà l’incontro con un contagiato solo se il soggetto positivo comunicherà agli operatori sanitari il codice anonimo generato dall’app associato al suo smartphone, dando così accesso all’elenco dei suoi incontri nelle 2 settimane precedenti.