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Il professor Andrea Crisanti si è sottoposto nella mattinata di sabato 2 gennaio alla vaccinazione contro il coronavirus. Lo ha fatto nel corso di una cerimonia pubblica, trasmessa in diretta Facebook, all’interno delle strutture dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Con questo gesto, il virologo ha chiuso una volta per tutte le polemiche scatenate da una sua intervista, risalente alla fine di novembre, in cui esprimeva dubbi nei confronti del processo di sperimentazione e diffusione dei dati scientifici da parte delle aziende farmaceutiche che hanno prodotto il vaccino.
Le parole del professor Crisanti prima dell’iniezione
“Avrei preferito una cerimonia di carattere più sobrio – ha detto il virologo, poco prima di sottoporsi all’iniezione -. Mi rendo conto, però, che il momento è particolare e credo serva qualche parola per spiegare che cosa stiamo facendo e perché”.
“Non sono mai stato contrario – ha spiegato Crisanti – . Avevo detto che aspettavo il conforto delle informazioni scientifiche. C’è stato qualche problema di trasparenza ma è stato risolto con la condivisione dei dati. Ora, quindi, è il momento di testimoniare con la consapevolezza che è un momento di svolta. I vaccini sono sicuri, ci sono e ci saranno diversi tipi di vaccinazione“.
La polemica di fine novembre
Nel corso di un’intervista rilasciata negli ultimi giorni di novembre, proprio Crisanti aveva acceso una discussione fra gli esperti sul vaccino anti-Covid. “Voglio essere rassicurato che sia un vaccino che è stato testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia. Non sono disposto ad accettare scorciatoie“.
Le sue parole avevano scatenato la reazione di colleghi come Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, che le aveva definite “gravissime”. Anche Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia Europea del farmaco (Ema), aveva parlato di dichiarazioni “irresponsabili e intollerabili”. Con la vaccinazione effettuata dallo stesso Crisanti nella giornata di sabato, però, la polemica può dirsi definitivamente superata.