Coronavirus, 25 aprile a Milano: sindaco Sala a Palazzo Marino

Momento istituzionale a Palazzo Marino, a Milano, con il sindaco Giuseppe Sala, il presidente provinciale dell’Anpi, Roberto Cenati, e la presidente provinciale di Libera, Lucilla Andreucci, riuniti per festeggiare il 75° anniversario della Liberazione, che ricorre durante l’emergenza coronavirus. L’incontro è stato preceduto dalla posa di una corona di fiori da parte del sindaco e del presidente dell’Anpi alla targa di Milano Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza, in piazza della Scala.

Coronavirus, Sala: “Epidemia ci ha richiamato all’umiltà”

Quello di quest’anno sarà, per sempre, ricordato come il primo 25 aprile della storia della Repubblica senza i consueti festeggiamenti in piazza. L’emergenza coronavirus, infatti, costringe le persone in casa, ma non frena la loro voglia di celebrare la Liberazione. In particolare, è la Lombardia la regione più duramente colpita e il sindaco di Milano sottolinea come l’epidemia abbia richiamato tutti all’umiltà. “L’epidemia che ha colpito in modo crudele la nostra regione è stata l’occasione per richiamarci all’umiltà. Milano e la Lombardia sono abituate a macinare record ma in questa drammatica emergenza hanno riscoperto le loro fragilità“, così le sue parole a Palazzo Marino durante il discorso per le celebrazioni del 25 aprile. Un pensiero speciale, poi, va a tutti gli operatori sanitari impegnati in questa battaglia, veri e propri eroi contemporanei. “Le decine di medici e infermieri volontari venuti qui da tutta Italia resteranno per sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti“, aggiunge il sindaco.

“Si gioca partita cruciale per futuro Ue”

Quella che l’Italia sta giocando in questi mesi, è una partita cruciale, però, anche per il futuro dell’Europa. “Alla battaglia che stiamo combattendo l’Europa deve partecipare da protagonista. L’Italia è stata messa in ginocchio a causa dell’epidemia da Coronavirus“, sottolinea Sala. E ancora: “Sono convinto che in questi mesi si giochi una partita cruciale per il futuro dell’Unione – prosegue il primo cittadino -. Serve uno slancio senza precedenti, serve visione per il futuro, servono cuore e coraggio. Dai vertici istituzionali di Bruxelles non appare forte la volontà di far fronte alle difficoltà attuali“.

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