“L’epidemia sta decrescendo in molte Regioni. L’incidenza calcolata è pari a 159 contro 182 della scorsa settimana, mentre quella calcolata su domenica scorsa vede una decrescita da 157 a 160. Quindi comunque è sopra i 50 casi per 100mila abitanti“. A spiegarlo è il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di Regia organizzata dal ministero della Salute. Il tutto mentre l’Italia aspetta il ritorno di 13 Regioni in zona gialla, proprio per i dati rinfrancanti del Paese nel contrasto al Coronavirus.
Coronavirus: i dati rinfrancanti in Italia
Sono 14.761 i positivi al test anti Covid effettuati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 16.232. Sono invece 342 le vittime in un giorno (ieri 360). Sono 315.700 i tamponi molecolari e antigenici per il Coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 364.804. Il tasso di positività è del 4,7%, in aumento rispetto al 4,4% di ieri.
È la prima volta da oltre un mese che i ricoveri per Coronavirus scendono sotto la cifra di 3.000. Sono infatti 2.979 i pazienti in rianimazione, in calo di 42 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati invece 153 (ieri 174). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 21.440 persone (22.094) persone, in calo di 654 rispetto a ieri.
Gli appelli e le raccomandazioni alla cittadinanza
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Silvio Brusaferro ha confermato i dati confortanti riguardo all’epidemia da Coronavirus. Al contempo, però, ha invitato tutti a mantenere un profilo basso: “I ricoveri in area medica stanno decrescendo. L’attuale occupazione è del 36%, sotto la soglia critica del 40%. Anche i ricoveri in terapia intensiva decrescono, anche se sono ancora in sovraccarico“.
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Arrivano quindi le raccomandazioni ai cittadini italiani. “Il leggero calo dell’Rt è un tesoretto – ha spiegato infatti Brusaferro –. Ma ci vuole cautela e gradualità rispetto al rilassamento delle misure e alle riaperture. Altro elemento importante è avere strumenti di monitoraggio per intervenire laddove ci fossero fenomeni di ricrescita dei casi“. “Bisogna responsabilizzare le persone. E le riaperture non vanno viste come un liberi tutti“, ha sottolineato invece il direttore della Prevenzione del ministero, Gianni Rezza.