Uno strambo, quanto pericoloso, fenomeno si sta diffondendo in alcune comunità di No-Vax. Si chiama Corona Party, è giunto sino a Bolzano dall’Austria e consiste nell’organizzare grandi feste con la speranza di contagiarsi. L’obiettivo? Ammalarsi, guarire e ottenere il Green Pass senza sottoporsi a vaccinazione. Tutto questo accade a Alto Adige, dove cresce il numero dei casi e parallelamente la pressione sulle strutture ospedaliere.
Corona Party, di cosa si tratta
Ma perché cercare il contagio invece di proteggersi da esso? Convinti di contrarre la malattia in forma lieve, senza gravi manifestazioni, si riuniscono in luoghi chiusi per infettarsi, poi attendono la negatività e infine il Green Pass. Il fenomeno è giunto in Alto Adige dalle vicine Germania e Austria, dove un uomo di 55 anni è morto dopo aver contratto il virus durante uno dei famosi Corona Party.
A lanciare l’allarme è Patrick Franzoni, vice coordinatore dell’unità Covid di Bolzano. “Ci sono giovani ragazzi, anche di età scolare, che si incontrano con positivi e cercando di acquistare l’infezione“, ha spiegato Franzoni. “Non si rendono conto che il virus è pericoloso anche nei bambini e nei giovani“, ha aggiunto il vice coordinatore. “Ci sono conseguenze a lungo termine e anche i giovani possono finire in ospedale“, ha sottolineato Franzoni.
Bolzano, a un passo dalla zona gialla
Con l’aumentare dei contagi e la crescente pressione sugli ospedali, la provincia autonoma di Bolzano è a un passo dalla zona gialla. Sono 9 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid-19 e circa 70 nei reparti ordinari. Considerando che il tetto in Alto Adige è di 10 degenze in rianimazione e 75 in area medica, il passaggio in zona gialla sembra ormai scritto, da qui a poche settimane.
“La quarta ondata – ha detto l’assessore alla sanità Thomas Widmann – arriva da nord e di certo non si ferma al Brennero. Siamo ad un passo dal deragliamento, anche perché in Alto Adige abbiamo una bassa percentuale di vaccinati“. In Trentino Alto Adige, infatti, la quota degli immunizzati è del 10% inferiore al resto dell’Italia. In due settimane il numero di nuovi casi è aumentato di 15 volte, mentre quello dei ricoveri è triplicato.
Modello austriaco, sì o no?
Proprio dove i Corona Party hanno avuto inizio, nella confinante Austria, il contagio galoppa al ritmo di 15 mila casi al giorno. Da ormai una settimana, è in vigore il lockdown per i soli non vaccinati, ma da lunedì verrà reintrodotto per tutta la popolazione. Da febbraio l’Austria sarà inoltre il primo paese europeo a introdurre il vaccino obbligatorio. Se sarà una strategia vincente ancora non è dato sapere, ma per il governo italiano il modello austriaco non rappresenta al momento una strada percorribile.