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Il 20 settembre tornano le proiezioni al Cinema Troisi di via Induno, a Roma, dopo otto anni di chiusura. La riapertura è stata permessa dall’Associazione Piccolo America, che si è aggiudicata il bando del Comune di Roma per la gestione dell’immobile per 12 anni. Il restauro ha riguardato tutti gli spazi, per un totale di un milione e 500 mila euro. Per la prima serata è in programma l’anteprima nazionale di “Titane“, in sala anche la regista francese Julia Ducournau e dell’attore protagonista Vincent Lindon.
Cosa comporta la storica riapertura del Cinema Troisi
A sottolineare la storicità dell’evento ci sono le parole, riportate da ‘Rai News’, di Valerio Carocci. Il presidente dell’associazione Piccolo Cinema America ha espresso tutta la propria soddisfazione per la riapertura del Cinema Troisi: “È un giorno di festa, si avvera un sogno. È anche il nostro compleanno, i ragazzi del Cinema America compiono dieci anni. Un tempo in cui abbiamo lottato e lavorato insieme, perché avevamo l’esigenza di avere un’isola che non c’era in città. Lo abbiamo fatto scegliendo un campo istituzionale, abbiamo messo in sinergia enti, partner e sponsor per realizzare uno spazio che prima non c’era“.
Le iniziative dell’Associazione Piccolo America a Roma
“Il Cinema America è stato il momento in cui abbiamo scoperto il cinema. E allora abbiamo provato a immaginare uno spazio per riabituare i ragazzi e i giovani a vivere il cinema come spazio urbano. Con Acea abbiamo riacceso le luci di via Induno e con il Municipio abbiamo rifatto i marciapiedi. Il Cinema Troisi mira a mutare il territorio in positivo“, ha aggiunto Carocci.
Ma la riapertura del Cinema Troisi non è stata l’unica iniziativa dell’associazione nel corso di quest’anno, complicatissimo per il settore. A giugno ha infatti avuto luogo l’edizione 2021 del “Cinema in piazza“, la rassegna organizzata a Roma proprio dai ragazzi del cinema America. Spettatori di eccezione a Piazza San Cosimato furono la sindaca Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il ministro della Salute Roberto Speranza.