[scJWP IdVideo=”3VJgXpEz-Waf8YzTy”]
Dopo 40 anni, lo storico cinema Azzurro Scipioni di Roma rischiava di chiudere i battenti per sempre. Troppo alto l’affitto da pagare nella zona Prati della Capitale per il suo fondatore, il regista e sceneggiatore Silvano Agosti, in seguito alle chiusure imposte dal governo per sale e teatri per far fronte all’emergenza Covid-19.
Nel dicembre scorso, Agosti era arrivato addirittura a mettere in vendita le sedie dell’Azzurro Scipioni come gesto provocatorio: “Sedie cinema Azzurro Scipioni in vendita a 50 euro l’una (tutte insieme possibilmente). Chi è interessato mi telefoni. Le sto mettendo in vendita perché sono costretto a interrompere l’attività dell’Azzurro Scipioni“, aveva scritto sui social.
Ora, però, grazie all’intervento di una banca la chiusura sembra scongiurata. Una partnership per un periodo di 5 anni permetterà, dopo una ristrutturazione conservativa dei locali, di rinnovare la sala, darle nuova vita ed aprire nuove prospettive di sviluppo.
Azzurro Scipioni, Agosti: “Sogno i biglietti a 1 euro”
“Il cinema sta male, sta morendo. Invece il mio cinema qualcuno lo vorrebbe chiuso e io lo voglio aperto. Ho aperto l’Azzurro Scipioni nel 1982 e proietto solo capolavori. Non è in crisi, è chiuso perché lo Stato ha imposto la chiusura. Lo metterò a norma e poi lo riaprirò. In molti mi hanno contattato per difendere questa sala“, spiega Silvano Agosti.
Per riuscire a proseguire nella propria attività, l’Azzurro Scipioni sarà aiutato da una banca. “Adesso sembra che ci sia il settore di una banca che è incaricato di impiegare alcuni fondi per la cultura e che mi aiuterebbe a pagare l’affitto“, prosegue il fondatore del cinema.
Sarà però necessario effettuare qualche modifica strutturale per riuscire a mettere la sala a norma: “Da 100 le poltroncine diventeranno 40 ben distanziate. Il mio sogno è far pagare un euro gli anziani, avrò l’emozione di dire che il capolavoro non può costare. Una mia poesia dice che tutto invecchia ma il sorriso mai. E l’Azzurro Scipioni è l’unico cinema che sorride“.