“Chico Forti tornerà in Italia”. Era la tarda serata del 23 dicembre 2020 quando arrivò l’annuncio ufficiale direttamente dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio”. Sui propri profili social Di Maio scrisse. “Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia”, dove avrebbe scontato la pena. Una chance che non gli poteva permette di rifarsi una vita. Ma perlomeno di potere tornare nel luogo in cui è nato: in Trentino. Tuttavia è passato ben un anno esatto. E, nonostante l’impegno del Governo, il nostro connazionale si trova ancora negli Stati Uniti.
L’accusa di omicidio e la condanna all’ergastolo per Chico Forti
Il 15 febbraio 1998 venne assassinato in spiaggia a Miami Dale Pike, figlio dell’imprenditore Anthony Pike, col quale Chico Forti era in contatto per acquistare il suo hotel di Ibiza. Per le autorità americane Forti fu colpevole di quel delitto e nel 2000 viene pertanto condannato all’ergastolo senza la possibilità di ottenere la libertà condizionale. L’ex produttore televisivo e velista italiano si è sempre professato innocente, in una vicenda i cui contorni sono ancora tutti da chiarire. Decine di mobilitazioni in piazza e di campagne televisive avevano chiesto negli ultimi anni al governo di riportare in Italia l’uomo, che negli ultimi anni del ventesimo secolo si era trasferito a Miami.
La possibile svolta dopo il viaggio del ministro Cartabia in Usa
In questi dodici mesi, però, poco è stato fatto per riportare in Italia Chico Forti dopo l’annuncio di Di Maio dell’anno scorso. I familiari e gli amici del 62enne sperano che la svolta possa essere vicina. In occasione dell’ultimo viaggio del ministro della Giustizia negli Stati Uniti d’America qualcosa sembra essersi definitivamente mosso. Lo scorso 16 novembre, infatti, Marta Cartabia, in visita a Washington, ha rinnovato all’attorney general, Merrick Garland, la richiesta di trasferire Chico in Italia, in modo che questi possa continuare a scontare la pena a cui è stato condannato nel nostro Paese. Nonché riabbracciare i propri cari dopo più di 20 anni.