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Le proteste contro il caro energia e il caro bollette proseguono in tutta Italia. A Milano, nel corso di un corteo, alcune bollette sono state bruciate dai manifestati in simbolo di protesta. “Se non c’è giustizia sociale non si va da nessuna parte, si bruciano le bollette che sono chiaramente un simbolo. Bisogna discutere di ciò che serve veramente e tra queste cose la Nato sicuramente non c’è“, ha spiegato una manifestante.
Sui cartelli esposti in piazza si legge “Carovita e caro bollette. La vostra guerra e la vostra crisi noi non la paghiamo“. Non sono mancati anche cori contro l’Unione Europea e la Nato: “Il ruolo della Nato dovrebbe essere orientato alla pace in questo momento, cosa che purtroppo non accade“, ha sottolineato Renato, rappresentante sindacale di USB.
Portavoce USB Lombardia: “Nazionalizzazione non è utopia”
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Sulla questione è intervenuto anche Pietro Cusimano, di USB Lombardia, che ha partecipato alla protesta contro il caro delle bollette partita dall’Eni Store di Corso Buenos Aires, a Milano. “La nazionalizzazione non è utopia ma un fatto molto concreto. Ora c’è bisogno di predisporre fondi a supporto delle famiglie, ma la nazionalizzazione rimane una via concreta e percorribile“, le sue parole.
E ancora: “Tutti i settori strategici italiani sono in mano a soggetti privati. Noi non siamo quindi padroni di questi settori che così facendo sono in balia dei mercati. I prezzi alti sono una conseguenza delle leggi di mercato. Uno stato con 60 milioni di cittadini non può affidarsi all’andamento dei mercati“, ha concluso Cusimano.
Falò di bollette davanti Cdp anche a Roma
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Anche a Roma è stato acceso un vero e proprio falò di bollette davanti Cassa Depositi e Prestiti. Il Sit-in capitolino è stato organizzato dai sindacati di base USB contro il caro bollette. “Ladri di Stato, restituite quello che avete rubato“, hanno urlato i manifestanti durante la protesta. ‘Cassa Depositi e Prestiti = Stato speculatore’, ‘Le bollette le devono pagare gli speculatori’, ‘Non pagheremo le vostre crisi né le vostre guerre‘, sono stati alcuni dei cartelli portati dai manifestanti.