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La street artist Laika ha commentato ai nostri microfoni la sua ultima performance, realizzata a Francoforte. “Questa performance è l’esternazione delle mie insicurezze circa il futuro. La pandemia è arrivata in un periodo di crisi globale, dandoci quasi il colpo di grazia. Mi preoccupano i licenziamenti, l’abbassamento della qualità della vita e del lavoro, la riduzione degli stipendi, le piccole attività che chiudono e le tensioni sociali che stanno nascendo. Se penso al mio Paese vediamo che la disoccupazione è sempre più alta e il 98% dei posti di lavoro persi appartenevano a donne. Così è difficile immaginare il futuro. È per questo che ho deciso di rappresentarlo così, con un’installazione che ricorda l’ottotipo“, ha dichiarato Laika.
Laika: “Mi chiedo se gli altri riescano a vedere il futuro”
Laika ha poi spiegato meglio la natura della sua ultima performance. “La mia paura è quella di aver perso la visione del futuro, perché è sempre meno nitida. Mi chiedo se gli altri riescano a vedere il futuro. L’idea nasce dall’esigenza di ricevere delle risposte dall’Europa ponendo l’accento su questioni come l’ambiente. Settimana prossima ci sarà il G20 sull’economia a Venezia. L’obiettivo è comunicare le paure. Vorrei che queste venissero affrontate al tavolo di discussione delle venti potenze mondiali. Più che criticare voglio rivolgere un ennesimo appello ai nostri rappresentanti. Chiedo loro di fare davvero i nostri interessi e di costruire un futuro a misura d’uomo e rispettoso dell’ambiente“, ha concluso Laika.