Berlusconi, nuovo ricovero al San Raffaele: era a casa da 10 giorni

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è tornato al San Raffaele per proseguire le terapie che sta seguendo per superare gli strascichi del Covid, che lo ha colpito lo scorso autunno. La notizia, anticipata da Libero, è confermata da fonti parlamentari azzurre raggiunte dall’Ansa.

Berlusconi: solo 10 giorni a casa in quel di Arcore

Berlusconi è sottoposto a ricovero nella stanza-suite al sesto piano del padiglione Diamante. Era reduce da dieci giorni trascorsi nella sua villa di Arcore, dopo un precedente ricovero di 24 giorni. Il suo nuovo ingresso in ospedale è avvenuto nella mattina di martedì 11 maggio intorno alle ore 7.

Anche in quel di Arcore, peraltro, Berlusconi era tenuto in stretta osservazione. Come spiega il ‘Corriere della Sera’, aveva infatti raggiunto un compromesso con il suo medico di fiducia, Alberto Zangrillo. In base a tale accordo, nella sua abitazione privata era stata allestita una vera e propria camera di ospedale, corredata da tutte le strumentazioni utili alle cure in corso.

Non solo Covid: un quadro clinico complesso

Il quadro clinico di Berlusconi, del resto, non si limita al solo Covid. L’ex presidente del Consiglio da tempo soffre di una patologia infiammatoria cronica, che la positività al Coronavirus non ha fatto altro che peggiorare. A questo bisogna aggiungere alcuni problemi cardiaci con i quali fa i conti da tempo. “Per problematiche di salute su cui non mi dilungherei, Silvio Berlusconi è da lunedì mattina ospedalizzato”, aveva spiegato a marzo il suo avvocato Federico Cecconi, non aggiungendo altri dettagli.

Silvio Berlusconi, 84 anni, era stato sottoposto a ricovero per la prima volta nel mese di settembre 2020, quando come conseguenza della positività al Covid era stato colpito da polmonite bilaterale. I suoi problemi di salute gli impediranno di presenziare a un’udienza al Tribunale di Siena prevista per il 13 maggio. Tanto più che, rispetto al passato anche recente, le sue condizioni sono descritte come “da tenere particolarmente sotto controllo“.

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