Silvio Berlusconi, ex presidente del Consiglio, è morto all’età di 86 anni lo scorso 12 giugno. Dopo gli imponenti funerali di Stato tenutisi al Duomo di Milano, il corpo di Berlusconi è arrivato giovedì 15 giugno al tempio Panta Rei, a Valenza, dove sarà cremato. Mentre già si parla della sua eredità e di quello che diventerà il suo partito, nel Foggiano, ad Apricena, il sindaco ha deciso di intitolare una via alla memoria del presidente scomparso.
“Come comunità nazionale abbiamo assistito al tripudio di affetto nei confronti del Presidente Silvio Berlusconi, a poche ora dai suoi funerali di Stato e dalla proclamazione del lutto nazionale dopo la scomparsa nella giornata di lunedì”, ha dichiarato il sindaco Antonio Potenza, eletto nel 2019 in una lista civica vicina al centro destra.
Le motivazioni
“La nostra città ha deciso di cristallizzare quest’ondata di affetto nei confronti dello statista, imprenditore, leader politico e Presidente del Consiglio che più di ogni altro ha fatto parlare di sé in tutto il mondo e che tanto ha fortemente contribuito alla storia del Paese intitolandogli una via del nostro centro abitato“, ha continuato Potenza.
“La Giunta comunale da me presieduta, infatti, ha deliberato la reintitolazione dell’attuale ‘Via Modena’ in ‘Via Silvio Berlusconi’, ed appena possibile procederemo con una cerimonia pubblica in cui sarà ufficialmente intitolata questa strada al Cavaliere Berlusconi”, ha concluso il sindaco. Ma come, e da chi, vengono scelgono i nomi delle vie?
La scelta dei nomi delle vie
Come si legge nel ‘Regolamento per la toponomastica’ della città di Bergamo, ci sono dei criteri ben precisi per la scelta dei nomi delle vie. Ma non solo. È una Commissione specifica ad occuparsi di questa procedura. Inoltre, nell’attribuzione dei nomi, si fa una differenza tra ‘toponimi’ e ‘odonimi’: “Il ‘toponimo’ è il nome di luogo o località e la ‘toponomastica’ è lo studio scientifico dei nomi di un luogo considerati nella loro origine e significato, nella pronuncia e nell’uso. ‘L’odonimo’ è il nome di via, piazza, strada, ecc e ‘l’odonomastica’ è l’insieme delle strade e il loro studio storico – scientifico. ‘L’onomastica’ è lo studio dei nomi propri di persona o i nomi di luogo di una determinata area. La ‘topografia’ è la rappresentazione grafica di una zona di terreno”, si legge nel documento.
Entrando nello specifico, nell’attribuzione dei nomi alle vie si fa una differenza tra città grosse e piccole. Nel primo caso, l’attribuzione è subordinata al parere di una Commissione ad hoc: una volta deliberata, la scelta viene sottoposta al parere della giunta comunale e, infine, inviata al prefetto per l’autorizzazione definitiva. La commissione non solo deve tenere conto della storia del quartiere, ma anche delle segnalazioni delle associazioni pubbliche, private e dei comitati cittadini. Inoltre, quando si parla di persone decedute, è necessario raccogliere informazioni sul personaggio a cui si vuole dedicare una via. Infine, bisogna tener conto della toponomastica preesistente. Per quello che riguarda le città più piccole, a seguito dell’approvazione della giunta comunale, vengono coinvolte anche la polizia municipale e dell’urbanistica.