Base militare in Toscana, le proteste: “190 milioni tolti a spese sociali”

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Nella mattinata di mercoledì si è tenuto a Firenze un presidio contro la costruzione della base militare a Pisa. La manifestazione si è svolta davanti alla caserma dei Carabinieri Baldissera, dove si sono riuniti rappresentanti del Governo, della Regione Toscana, del Comune e della Provincia di Pisa per parlare del progetto della nuova struttura nella località Coltano.

La richiesta al governo: “Draghi ritiri il decreto”

Molto chiare quanto dure le parole di Daniele Iannello, del movimento No Base: “Siamo qui davanti alla Caserma Baldissera per dire un grande no alla costruzione della base a Coltano, e da qualsiasi altra parte. La scelta è quella di di sottrarre 190 milioni di euro alle spese sociali, alla casa, all’istruzione, agli asili, per fare una base militare. E ci sembra una scelta indegna. Come è indegno che una riunione tra il ministero della Difesa, il Comune di Pisa, l’ente parco e l’Arma dei Carabinieri non si tenga in un luogo della politica, ma in una caserma“.

Iannello ha quindi illustrato la storia della sua associazione e i motivi per cui è nata. “Il movimento No Base è nato il 28 aprile a Pisa, e ha un obiettivo solo. Quello di far ritirare il decreto al presidente del Consiglio – ha spiegato –. Non vogliamo si faccia una base militare a Coltano, né da nessuna parte. Vogliamo che questi soldi non vengano spesi per questo scopo, ma investiti per il benessere di tutti e tutte. Non per strutture militari in un periodo di guerra“.

La base militare vista dai cittadini di Coltano

Al presidio hanno partecipato anche diversi cittadini della zona. Così Alberto Scorrano, abitante di Coltano: “La base militare rappresenta un cambio di una zona parco a un altro indirizzo, che parte dalla cementificazione. Si parla di un edificio di tre piani, che prenderà terreni agricoli e li cementificherà con un indirizzo militare. Non più rurale e agricolo, quindi, ma nemmeno civile. E questo cambia, perché si deturperà una zona (quella del parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, ndr) che è un parco ambientale. Poi significa aprire a un grave precedente“.

Scorrano ha quindi evidenziato la situazione e le possibili risorse del territorio circostante. “A Coltano – ha sottolineato – ci sono diverse strutture della Regione e del demanio abbandonate a se stesse. Noi cittadini stiamo chiedendo di dare a queste strutture un indirizzo civile, museale, di ricerca. Ma non viene fatto niente, perché c’è attenzione al parco naturale. Ora invece con questa base militare si crea un precedente che può aprire a speculazioni“.

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