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“Oggi si presenta il progetto vincitore tra tutti quelli che hanno partecipato al concorso di idee. È un passaggio fondamentale, perché questo progetto è stato costruito in base al Praru per cui ci darà l’esatta idea di cosa prima o dopo sarà Bagnoli“, ha commentato il commissario straordinario, Francesco Floro Flores.
In che cosa consiste la rinascita di Bagnoli
“Questo è il progetto di Bagnoli. Si fonda sul Praru, che è legge dello Stato. Pertanto abbiamo la garanzia definitiva che si farà questo. Ed è un progetto in cui si immagina il futuro sulla base di un ritorno al passato“, ha spiegato il commissario. Il tutto, ricordiamo, riguarda la riqualificazione del quartiere di Napoli, su cui si lavora da decenni dopo lo smantellamento dell’enorme complesso industriale dell’Italsider avvenuto nel 1991.
“Il progetto prevede che Bagnoli torni ad essere ciò che era un tempo, e cioè la città delle acque. Un aspetto che mi sembra molto piacevole e interessante – ha proseguito Floro Flores illustrando il progetto –. Nel frattempo stiamo procedendo alla bonifica dell’amianto, che si concluderà entro fine anno“.
I prossimi piani, da oggi fino al nuovo quartiere
“Quello che abbiamo trovato si è rivelato molto superiore rispetto a quanto prevedessimo, ma non ci sono ritardi. Di qui ai prossimi giorni lanceremo la gara per la bonifica della fondiaria, che è il lotto di Bagnoli più grande a richiedere tale intervento. A quel punto procederemo per tutta la parte che sfocia sul mare“, ha illustrato ancora il commissario.
“Stiamo lavorando intensamente sulle bonifiche, che saranno pronte come progetto a fine anno e terminate nel 2023. Subito dopo inizieremo con la rigenerazione di tutto il quartiere di Bagnoli. Riteniamo che il lavoro che stiamo svolgendo sia estremamente complesso, ma sta anche dando ottimi risultati. Ormai, da un punto di vista prettamente ingegneristico, il traguardo lo vedo molto vicino“, ha commentato il dr. Claudio Collinvitti di Invitalia.