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Nel corso di una conferenza stampa, l’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) ha dichiarato che il vaccino di AstraZeneca è sicuro e non determina un incremento del rischio di eventi tromboembolici. Emer Cooke, la direttrice dell’ente regolatore, ha dichiarato che “i benefici sono superiori ai rischi”. Tuttavia è al momento impossibile escludere del tutto un legame tra la somministrazione del siero e il rarissimo verificarsi di eventi tromboembolici. È per questa ragione che l’Ema ha consigliato di aggiungere una nuova avvertenza al vaccino. “Ci sono alcune incertezze, abbiamo visto alcuni casi molto rari”. “Pertanto abbiamo raccomandato di aggiungere un’avvertenza così che questa informazione sia resa nota ai medici e al pubblico”. Lo ha spiegato Sabine Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza). L’agenzia ha però sottolineato che i rischi sono molto remoti rispetto alle complicazioni causate dal Covid-19 nei casi più gravi. Sono comunque previsti degli studi specifici sugli effetti collaterali.
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Durante la revisione, gli esperti dell’Ema hanno esaminato i circa 30 casi sospetti sugli oltre 5 milioni di somministrazioni del vaccino di AstraZeneca svolte finora. Dall’analisi non sono emerse anomalie e non sono stati riscontrati maggiori fattori di rischio sul verificarsi di eventi tromboembolici. L’Ema ha tenuto in considerazione i tempi e la modalità si somministrazione del vaccino, oltre alle condizioni di salute delle persone che avevano sviluppato problemi circolatori.
Poiché dalla revisione non è emerso un legame tra l’inoculazione del siero di AstraZeneca e il verificarsi di eventi avversi, l’ente regolatore ritiene che la somministrazione del vaccino possa riprendere.
“Sappiamo che molti Stati membri stavano aspettando le indicazioni di sicurezza, quello che ha fatto l’Ema è importante per continuare con le vaccinazioni. Ogni Paese ora può prendere una decisione informata”, ha dichiarato Emer Cooke. La dottoressa Straus ha sottolineato che i casi di trombosi successivi alla somministrazione del vaccino di AstraZeneca sono inferiori tra quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata.
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In Italia le vaccinazioni con le dosi di AstraZeneca dovrebbero riprendere già nelle prossime ore. Negli scorsi giorni Francesco Paolo Figliuolo, il commissario straordinario per l’emergenza, aveva dichiarato che “il rallentamento potrà essere riassorbito nell’arco di un paio di settimane, anche grazie all’incremento della quantità del vaccino Pfizer stimato in 707.850 dosi“.
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