Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha predicato calma a proposito del caso AstraZeneca. Ma nel frattempo la campagna di vaccinazione prosegue, e i cittadini che hanno già prenotato proprio il vaccino in questione faticano a nascondere una certa apprensione.
Vaccino o no? Roma si divide
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“Vaccino fatto, ora incrociamo le dita. Paura per AstraZeneca? Sì, ma questo è l’unico modo per uscire da questa situazione. Non c’è altra soluzione. Ne ho parlato anche con il mio medico“. Queste le parole dei romani in uscita dall’hub vaccinale inaugurato la scorsa settimana vicino alla Stazione Termini. E proprio adesso che si era trovato il modo di affrontare la pandemia, i motivi di allarme non mancano.
Nelle ultime ore è salita la tensione sul vaccino AstraZeneca con la sospensione di un lotto e alcune morti sospette. Diversi romani, però, si dicono tranquilli. “Per adesso tutto bene, non ho paura. Se lo usano, possiamo stare sicuri. Poi vedo che anche le persone che hanno avuto problemi sono in statistiche irrisorie“, spiega uno dei vaccinati.
AstraZeneca: tanti fiorentini non sono tranquilli
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Clima di apprensione anche nel resto d’Italia, per esempio in Toscana. I cittadini in fila al Nelson Mandela Forum, maggiore hub dove si somministrano i vaccini a Firenze, sono molto perplessi sulla ricaduta del vaccino AstraZeneca, che spetta loro. Molti avrebbero volentieri aspettato Johnson & Johnson o le dosi Pfizer. “Moltissima paura. Ho pensato di disdire, ma sono biologa e credo nei vaccini. C’è sempre quello 0,1% di rischio. Non si può fermare una vaccinazione per questo“, spiega Valeria Sani.
“Ho chiamato il servizio sanitario per capire se fosse stato ritirata la mia dose. Ma, siccome c’era, ho deciso di venire“, spiega Massimo Cellai, insegnante, in fila come molti altri docenti al Nelson Mandela Forum. Ma assumere il vaccino AstraZeneca, allo stato attuale, non lascia tranquilli.
