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“Il suo è stato un impegno talmente straordinario negli anni che le occasioni di dialogo, di incontro, di confronto, anche di discussione sono state veramente tante. Io credo che Asor Rosa rimanga non solo un grandissimo protagonista della cultura italiana, della critica, dello studio della nostra letteratura e civiltà, ma un uomo che ha saputo unire all’impegno intellettuale anche una costante passione civile e politica, che ne ha fatto uno dei protagonisti della storia della sinistra italiana“. Così Massimo D’Alema arrivando nell’aula magna del Rettorato dell’università La Sapienza di Roma dove si è tenuta la camera ardente di Alberto Asor Rosa, grande studioso e professore dell’ateneo morto ieri all’età di 89 anni.
Asor Rosa, Gotor: “Maestro di generazioni di studenti, lascia vuoto in mondo cultura”
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“Alberto Asor Rosa è stato un protagonista degli studi in ambito letterario e un maestro di generazioni di studenti e di studentesse. La sua perdita è grave, lascia un vuoto nel mondo della cultura italiana. Auspico che Roma troverà le forme e i modi per ricordare il suo magistero e il suo ruolo importante nella cultura del nostro Paese“. Lo ha detto l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, a margine della cerimonia laica per Asor Rosa. “Lascia il seme di un impegno, di una militanza generosa, della capacità, desiderio e voglia di schierarsi, tenendo insieme il rapporto tra politica e cultura“, conclude.
Asor Rosa, Gualtieri: “Organizzatore di cultura, personalità di grandissimo spessore”
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Per Roberto Gualtieri, il sindaco di Roma, “Asor Rosa è stato un grande intellettuale italiano, un uomo di cultura, uno studioso, un educatore che ha lasciato un contributo straordinario alla cultura del nostro Paese, alla storia della letteratura italiana, all’università, a questa università in particolare. Non è stato solo uno studioso e un critico, ma un grande organizzatore di cultura e ha saputo intrecciare la sua attività di studioso all’impegno sociale e politico, con una straordinaria e fortissima coerenza. Un marxista critico, un uomo di sinistra, un intellettuale rigorosissimo, una personalità di grandissimo spessore e prestigio che ha segnato fasi importanti della cultura italiana. Ci mancherà tantissimo, Roma Capitale gli rende omaggio e lo ringrazia per quello che ha fatto“.
Verducci: “Intellettuale innovativo, siamo tutti debitori”
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“Ho un ricordo personale da studente de La Sapienza e un ricordo da cittadino e da militante politico legato a una persona che è stata, ed è tuttora, un riferimento per la cultura e la politica italiana, per la sinistra. Un intellettuale assolutamente innovativo, che ha saputo introdurre delle categorie nuove nel nostro linguaggio, nella critica letteraria e anche in politica. Siamo tutti debitori“, ha raccontato il senatore Pd Francesco Verducci.
Augias: “Ricordo suo dolore per il sogno di un mondo nuovo mai arrivato”
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“Il ricordo è doppio. Di uno storico e critico della letteratura che ha sempre messo la letteratura nel suo contesto storico, ambientale, perché la letteratura presa da sola può anche morire. Il secondo aspetto è il suo profondo dolore, la delusione, lo sconforto degli ultimi anni non per la malattia, ma perché quel sogno, l’alba di un mondo nuovo, come si intitolava quel suo romanzo biografico, non era mai arrivato, ovverosia era arrivato e poi era svanito“. Lo ha detto il giornalista e scrittore, Corrado Augias, dopo aver partecipato alla camera ardente allestita per Alberto Asor Rosa.