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Dopo la rottura della trattativa tra sindacati e azienda i lavoratori Alitalia sono scesi di nuovo in piazza per protestare contro il piano di Ita e contro il Governo, ritenuto assente. Circa 400 lavoratori si sono radunati in piazza San Silvestro, a Roma, in concomitanza con le audizioni delle commissioni parlamentari alla Camera e al Senato.
“Se l’azienda andrà avanti con il regolamento, noi continueremo con la mobilitazione a oltranza. Altavilla è venuto a questo tavolo con il mandato di uccidere conferitogli da Draghi e dal ministro Franco. Con questo piano la compagnia di bandiera verrà ceduta alla concorrenza danneggiando anche i contribuenti a cui si chiede una ricapitalizzazione fino a tre miliardi di euro – commentano i sindacati presenti in piazza -. Ita è un esperimento sociale, non è una compagnia. Oggi faranno partire le chiamate individuali per le nuove assunzioni“.
Alitalia, De Micheli: “Governo salvi azienda strategica”
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Alla manifestazione dei lavoratori Alitalia di oggi nella Capitale è intervenuta anche Paola De Micheli, ex ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Credo che questo progetto che avevamo costruito insieme sia valido per i lavoratori, per il paese e per la compagnia. Sono ancora convinta che questa sia una risposta di sistema. Gualtieri, insieme a me, ha creduto molto in questo progetto: bisogna garantire lavoro e continuità d’impresa”.
“È molto dura adesso, il Pd chiederà al Governo di intervenire come azionista di Ita. Non deve passare l’idea che Ita è nata per salvare qualcosa che non ha ragione di esistere perché una compagnia aerea nazionale ha ragione di esistere – ha concluso -. Non è stato il costo del lavoro a determinare i disastri di Alitalia negli ultimi 15 anni. Sono felice che tutte le sigle sindacali siano unite. Chiederemo al Governo di salvare un’azienda strategica per il Paese”.
Serracchiani: “Atteggiamento azienda ingiustificabile”
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“Non ci siamo svegliati oggi, abbiamo seguito la vicenda Alitalia dal primo giorno. Sono qui con una delegazione del Pd che sta lavorando con la Commissione trasporti. Credo che la situazione sia difficile, ma non è possibile giustificare l’atteggiamento tenuto dall’azienda fino ad ora”. Così la deputata dem Debora Serracchiani, che è stata oggetto di contestazioni da alcuni dei presenti.
“Riteniamo che i lavoratori debbano sedersi al tavolo della trattativa e la chiusura dell’azienda non rispetta la dignità del lavoro in Italia. Il Governo dovrà prendere una posizione, non siamo soddisfatti delle trattative aperte in Europa – ha proseguito -. Orlando ha già assicurato che si sta muovendo per la copertura degli ammortizzatori sociali, ma il punto è garantire i posti di lavoro”.