Ita, tensione tra ex lavoratori Alitalia e polizia: cosa succede ora

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Tensione e tafferugli davanti alla sede di Ita all’Eur di Roma, dove alcune centinaia di ex lavoratori di Alitalia hanno manifestato in occasione del nuovo tavolo di trattativa tra azienda e rappresentanze sindacali. I sindacati hanno deciso di occupare simbolicamente per buona parte della notte la sala dove si è svolto l’incontro. Successivamente alcuni dei manifestanti hanno tentato di entrare. Sono stati però respinti dalla polizia.

Ex lavoratori Alitalia: l’occupazione della sede Ita

Come conferma l’Ansa, solo nella notte si è conclusa l’occupazione simbolica, da parte dei sindacati, del tavolo della trattativa con Ita. I sindacalisti sono usciti intorno alla mezzanotte, dopo quasi sei ore, dalla sede della società all’Eur. Tale decisione è giunta dopo che nel pomeriggio, al termine dell’incontro concluso con la rottura sul contratto, avevano deciso di non abbandonare il tavolo.

Ci è stato chiesto espressamente di fermare le chiamate e di smettere di fare questo tipo di iniziativa. La risposta è stata ‘no grazie’. Da domani iniziano le chiamate e da domani si applica il regolamento aziendale. Questo è stato valutato come un atto ostile, il più ostile che io ricordi. Quindi noi abbiamo deciso di rimanere in protesta qui e vediamo quello che succede“, era stato l’annuncio dei sindacati dopo la trattativa a vuoto con Ita.

Come prosegue la protesta dei sindacati

La protesta andrà avanti anche oggi, con un presidio a piazza San Silvestro, nel centro della Capitale. Successivamente sono in programma la convocazione da parte delle commissioni parlamentari (che nel frattempo avranno già sentito i vertici di Ita) e le assemblee a Fiumicino, dalle 15 alle 24.

La questione, come noto, riguarda i circa 10 mila dipendenti Alitalia sul cui futuro occupazionale incombe un inquietante nuvolone nero. Tanto più che la nuova compagnia ha messo sotto contratto circa 2.800 lavoratori, assunti tramite newco. E questa situazione potrebbe non cambiare. Ita ha infatti confermato “l’intenzione di procedere all’assunzione delle 2.800 persone attraverso l’applicazione di un regolamento aziendale“.

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