Aerei: grandine, fulmini e uccelli
in volo, qual è il vero rischio

Martedì 13 luglio uno degli aerei della Emirates, a causa del maltempo che ha investito la Lombardia, è stato costretto a rientrare all’aeroporto di Malpensa dopo essere decollato. L’aeroplano ha incontrato una fortissima grandinata che ha spinto i piloti a chiedere alla torre di controllo di atterrare dopo soli cinque minuti dall’inizio del volo.

L’analisi dei danni riscontrati sul Boeing una volta atterrato parla chiaro. Vetri della cabina piloti rotti, muso del velivolo danneggiato gravemente. Eppure, fortunatamente, nessun danno a persone, a parte un po’ di giustificabile paura. A questo punto la domanda sorge spontanea: quanto sono rischiose le avversità climatiche come questa per i voli di linea? 

La risposta è non molto. Certo, alcune situazioni vanno prevenute, come attraversare un ciclone. Ma i fenomeni meteorologici comuni normalmente non sono in grado di causare tragici incidenti e gli aerei sono strutture resistenti. Sebbene ci siano state eccezioni in passato, legate però anche ad errori dei piloti.

Quando i fulmini colpiscono gli aerei

I fulmini colpiscono regolarmente gli aerei in volo, ma è raro che causino incidenti. Il motivo principale è che gli aeroplani hanno una struttura metallica, cioè conduttrice di elettricità. La corrente scorre sulla superficie della fusoliera e non raggiunge l’interno. 

Gli aerei, inoltre, hanno un sistema di protezione che previene gli incendi al serbatoio. Un altro sistema protegge i circuiti elettronici di controllo. Quindi il pericolo che il fulmine possa scatenare degli incendi è remoto.

Il pericolo del ghiaccio sugli aerei

L’accumulo di ghiaccio sull’aereo può creare dei problemi. Oltre ad appesantirne la struttura, depositandosi sulle ali e sulla coda, può modificarne le caratteristiche aerodinamiche. Questo può accadere ad esempio quando gli aeroplani attraversano temporali violenti. Tuttavia, prima del decollo, se si ritiene necessario, sono previste le procedure di “de-icing”. Sulla fusoliera vengono spruzzati liquidi speciali che impediscono proprio la formazione del ghiaccio.

Il forte vento e la nebbia

Su YouTube si trovano decine di video di aerei che atterrano “in derapata”. Sicuramente è fondamentale l’abilità del pilota e non sarà piacevole per i passeggeri atterrare in queste condizioni. Ma niente è improvvisato. C’è sempre una valutazione del pilota, coadiuvato dalla torre di controllo, per valutare se l’atterraggio può avvenire in sicurezza. 

Ed è possibile prevedere con una certa esattezza anche fenomeni pericolosi come il “windshear”. Ovvero le improvvise folate di vento da differenti direzioni, che potrebbero compromettere l’aerodinamica del velivolo.

In caso di nebbia, invece, si attivano le “procedure per bassa visibilità”. Il traffico aereo viene ridotto. Possono atterrare e decollare solo aerei con un’apposita strumentazione e piloti con un addestramento specifico. Il decollo per i piloti non si differenzia dalle normali operazioni. L’atterraggio, invece, è gestito completamente dalle strumentazioni elettroniche a bordo.

Le collisioni aerei-uccelli

Un fenomeno pericoloso è quello degli impatti di uccelli con gli aerei. I velivoli sono progettati per sopportare questo genere di collisione. Tuttavia la fusoliera può essere danneggiata come nel caso della grandine. Il pericolo maggiore è però un altro.

Gli uccelli potrebbero essere risucchiati nel motore. Se sono pochi, sono immediatamente disintegrati. Se però si impatta uno stormo c’è il pericolo concreto che il motore subisca danni. Gli aerei sono comunque progettati per atterraggi di emergenza con un solo motore.

Sopravvivere all’atterraggio di emergenza 

Per quanto si pensi, è più probabile sopravvivere che morire in un atterraggio di emergenza. I dati della US National Transportation Safety Board mostrano che il 95 per cento dei passeggeri coinvolti in un incidente aereo sopravvive. La probabilità di perdere la vita è di appena 1 su 4,7 milioni. Anche nei più gravi disastri aerei, oltre il 76 per cento dei passeggeri riesce a salvarsi. 

Nel 2020 ad esempio, nonostante la diminuzione dei voli a causa della pandemia, ci sono stati 40 incidenti che hanno coinvolto grandi aerei passeggeri commerciali. Cinque hanno provocato un totale di 299 vittime. Di queste, 176 sono però legate al disastro dell’aereo ucraino abbattuto da un missile nello spazio aereo iraniano.

Gestione cookie