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Far prenotare il pane ai clienti per risparmiare ed evitare gli sprechi. È la strategia messa in atto dai panettieri iscritti all’Unione artigiani, che in questi giorni si sono ritrovati ad affrontare dei costi in più legati all’aumento dei costi dei prezzi delle farine e dell’energia. Producendo solo il pane prenotato è possibile evitare di farlo pagare di più.
“Non vogliamo aumentare il prezzo del pane nonostante i prezzi delle farine e dell’energia siano praticamente raddoppiati. Per questo, Unione Artigiani ha pensato al ‘pane su prenotazione’, iniziativa nata per permettere ai consumatori di avere sempre un prodotto di qualità e a noi panificatori di poter limitare l’utilizzo della farina ed utilizzando in modo più oculato i forni, risparmiando anche l’energia“. Così il presidente di Unione Artigiani, Stefano Fugazza, terza generazione di panettieri con attività storica nel quartiere di Lambrate, spiega l’iniziativa. “Nessun panettiere iscritto alla nostra associazione ha raddoppiato i prezzi, ma li ha solo adeguati seguendo l’inflazione. Però la situazione così“, ammette Fugazza, “non è sostenibile sul lungo periodo perché tante attività stanno lavorando in perdita“.
“La farina è passata dai 0,70 centesimi al kg dello scorso settembre agli attuali 1,05 € al kg, per il grano tenero. Inoltre, le bollette sono pressoché raddoppiate e nel nostro caso non è possibile cambiare la temperatura del forno per risparmiare“.