La ministra del Turismo cambia un legale e l’udienza viene rinviata: il punto sul caso Visibilia e cosa succederebbe in caso di rinvio a giudizio

Nella complessa vicenda legale che coinvolge Daniela Santanchè, ministra del Turismo e senatrice di Fratelli d’Italia, l’udienza preliminare prevista per domani potrebbe subire un rinvio. Questo cambiamento è legato al cambio di avvocato nella difesa della ministra, con l’ingresso dell’avvocato Salvatore Pino, che sostituisce Salvatore Sanzo. Pino affiancherà Nicolò Pelanda, altro legale già incaricato nel procedimento. La nuova strategia difensiva prevede una richiesta di “termini a difesa” per consentire una più approfondita analisi del dossier riguardante l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’INPS, che ha portato all’apertura di questo controverso caso.
Il punto sul caso Visibilia
L’udienza è fissata per le 11 di domani al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano. Tuttavia, il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, ha già anticipato che, nel caso in cui la ministra venisse rinviata a giudizio, sarebbe costretta a dimettersi. Bignami ha sottolineato che la decisione non sarebbe legata a un fallimento nella gestione del turismo, un settore che, secondo lui, sta dando risultati positivi, ma piuttosto alla necessità di garantire a Santanchè la possibilità di difendersi in modo sereno e senza pressioni politiche.
La situazione legale
Il procedimento in corso riguarda presunti illeciti legati alla richiesta di cassa integrazione in deroga per 13 dipendenti di Visibilia Editore, una società che Santanchè ha fondato e dalla quale si è allontanata nel 2022. Secondo le accuse formulate dai pubblici ministeri Marina Gravina e Luigi Luzi, la ministra e i suoi collaboratori sarebbero stati a conoscenza del fatto che i dipendenti non erano realmente in cassa integrazione, ma stavano continuando a lavorare in modalità smart working. Questo comportamento, se confermato, rappresenterebbe una violazione grave delle normative che regolano l’accesso ai fondi statali destinati a sostenere le aziende colpite dalla pandemia.
Visibilia Editore ha già manifestato l’intenzione di patteggiare, mentre le altre due società del gruppo hanno proceduto al risarcimento dell’INPS per le somme indebitamente percepite, che ammontano a oltre 126mila euro. Questi elementi rendono il caso di particolare rilevanza, non solo per le implicazioni legali, ma anche per le conseguenze politiche che potrebbero derivarne.
Le implicazioni politiche
Il contesto in cui si sviluppa questa vicenda è particolarmente delicato. Fratelli d’Italia sta cercando di mantenere una posizione solida e coesa, e la questione di un rinvio a giudizio per uno dei suoi membri di spicco potrebbe influenzare significativamente l’immagine del partito. Le dichiarazioni di Bignami, in tal senso, sembrano mirare a tutelare l’integrità del governo, evidenziando la volontà di non compromettere la stabilità politica in un momento in cui il sostegno dell’opinione pubblica è cruciale.
All’udienza di domani, il giudice per le indagini preliminari Tiziana Gueli dovrà decidere se accogliere la richiesta di rinvio avanzata dall’avvocato Pino. Nonostante il cambio di legale, il procedimento rimane ancora nelle fasi preliminari, e gli avvocati difensori potrebbero sollevare ulteriori questioni, complicando ulteriormente la tempistica del processo. È prevedibile che, anche qualora l’udienza venisse rinviata, ci vorranno ulteriori incontri in aula per giungere a una decisione finale sul rinvio a giudizio della ministra e degli altri imputati.
Prospettive future
L’attenzione degli osservatori è, quindi, rivolta non solo al contenuto delle udienze, ma anche alle ripercussioni politiche e sociali che questo caso potrebbe avere. Le accuse di truffa nei confronti di un membro del governo sono sempre di grande impatto, e il modo in cui Fratelli d’Italia gestirà la situazione potrebbe influenzare la sua credibilità agli occhi dell’elettorato.
Nel frattempo, il governo continua a lavorare su altri fronti, cercando di mantenere una narrazione positiva riguardo alla ripresa economica post-pandemia. Tuttavia, la vicenda di Daniela Santanchè rimane un nodo cruciale, capace di mettere in discussione non solo la sua carriera, ma anche la stabilità dell’intero governo. La prossima udienza, quindi, si preannuncia come un momento decisivo, non solo per la ministra, ma per l’intero panorama politico italiano.