La navicella, che aveva appena iniziato la fase di ascesa, ha subito una rapida disassemblazione non programmata. Due anni fa c’era stato un caso simile
Nella notte del 7 marzo 2025, SpaceX ha vissuto un momento drammatico con l’esplosione della capsula Starship durante il suo ultimo volo di prova. La navicella, che aveva appena iniziato la fase di ascesa, ha subito una rapida disassemblazione non programmata, portando alla perdita di contatto con il centro di controllo pochi minuti dopo il decollo. I rottami sono stati avvistati nel cielo sopra la Florida, un’immagine che ha suscitato preoccupazione e interrogativi.
Yet another rapid unplanned disassembly of Starship.
This time over the Bahamas.
Perhaps Elon should spend more time trying to keep his cars and rockets from blowing up rather than trying to disassemble our government and crash the economy.pic.twitter.com/TOI7TigDlg
— Art Candee 🍿🥤 (@ArtCandee) March 7, 2025
SpaceX ha confermato l’incidente attraverso un post su X, in cui ha spiegato che il team di ingegneri ha immediatamente attivato le procedure di emergenza già pianificate. “Analizzeremo i dati del test di volo di oggi per comprendere meglio la causa principale”, ha affermato la compagnia, ribadendo il proprio impegno a imparare dai fallimenti per migliorare l’affidabilità della Starship. Le immagini di detriti sospetti sono cominciate a circolare, mostrando quel che sembravano essere rottami della capsula nell’area delle Bahamas.
Un volo con complicazioni
L’incidente del 7 marzo segue un precedente significativo avvenuto il 10 novembre 2023, quando SpaceX aveva realizzato un volo extra-atmosferico della Starship, ma non senza complicazioni. Il razzo, composto dall’astronave Starship e dal razzo Super Heavy, aveva affrontato vari problemi durante il volo, culminati in un’esplosione dopo che il contatto era stato perso. Questo volo, sebbene non completamente riuscito, ha segnato un passo importante nella storia dell’esplorazione spaziale, dimostrando le potenzialità del sistema di lancio più potente mai costruito.
Il volo del 10 novembre era stato preceduto da mesi di collaudi e da un tentativo di lancio fallito il 20 aprile dello stesso anno, dove SpaceX aveva dovuto far esplodere intenzionalmente la navetta per motivi di sicurezza. Durante il volo, la Starship aveva raggiunto lo spazio, superando due delle tre fasi cruciali del test, ma non era riuscita a completare l’obiettivo finale prima di esplodere.
Anche nel 2020 era avvenuto qualcosa di simile.
Le sfide della regolamentazione
Il razzo Starship, che con i suoi 120 metri di altezza e una massa di 5.000 tonnellate rappresenta una delle più ambiziose innovazioni nel campo dell’astronautica, ha sempre suscitato grandi aspettative. Tuttavia, nonostante i successi parziali, la compagnia ha dovuto affrontare sfide significative. La Federal Aviation Administration (FAA) ha esercitato un controllo rigoroso sulle operazioni di lancio, a seguito delle preoccupazioni ambientali e delle problematiche di sicurezza emerse durante i test precedenti.
In particolare, la FAA ha chiesto a SpaceX di implementare misure per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sicurezza. Le richieste della FAA hanno portato a ritardi significativi nei lanci, costringendo SpaceX a rivedere le proprie operazioni e a cercare approvazioni regolamentari. Nonostante queste difficoltà, SpaceX ha continuato a lavorare per perfezionare la Starship, apportando modifiche al design e adottando nuove tecnologie per migliorare l’affidabilità del sistema.
Il futuro della Starship
Un elemento chiave della filosofia di SpaceX è la pratica del “test, fly, fail, fix, repeat”, che incoraggia un ciclo continuo di apprendimento e miglioramento. Tuttavia, il recente fallimento ha sollevato interrogativi sull’efficacia di questa strategia e sul futuro della Starship. Gli ingegneri della compagnia sono già al lavoro per analizzare i dati raccolti durante il volo e determinare le cause dell’esplosione.
Il ruolo di SpaceX nella conquista dello spazio è cruciale, non solo per l’azienda stessa, ma anche per il futuro delle missioni spaziali. La Starship è stata selezionata dalla NASA come veicolo per il programma Artemis, destinato a riportare gli esseri umani sulla Luna e, in futuro, su Marte. Il successo di queste missioni dipende in gran parte dall’affidabilità della Starship e dalla capacità di SpaceX di risolvere i problemi emersi durante i test.
Le ambizioni di Elon Musk e SpaceX sono chiare: rendere i viaggi spaziali più accessibili e sostenibili, promuovendo la colonizzazione di Marte e altre missioni interplanetarie. Tuttavia, gli incidenti come quello del 7 marzo evidenziano la complessità e i rischi associati all’innovazione in campo spaziale. La comunità scientifica e gli appassionati di spazio seguiranno con attenzione i progressi futuri di SpaceX, sperando che le lezioni apprese possano tradursi in successi concreti.