È arrivato nella serata di ieri, lunedì 25 aprile, l’annuncio di un accordo per la vendita di Twitter a Elon Musk. Stando a quanto riportano i media statunitensi, gli 11 membri del Consiglio d’amministrazione della piattaforma di San Francisco hanno infatti incontrato il patron di Tesla per valutare la sua proposta.
La ripartenza delle trattative conferma così il dietrofront del Cda della società che ha riaperto alla vendita a seguito delle pressioni degli azionisti. Secondo indiscrezioni, venerdì scorso Musk avrebbe infatti incontrato privatamente alcuni azionisti di Twitter per spiegare loro la bontà della sua proposta. Ma, soprattutto, per evidenziare come l’attuale management del social non sia in grado da solo di spingere i prezzi delle azioni fino al livello della sua offerta.
La proposta di acquisto da parte del n.1 di Tesla e SpaceX si aggira attorno ai 44 miliardi di dollari. Nello specifico, 54,20 dollari ad azione. Solo le voci di un incontro fra il Cda ed Elon Musk – che su Twitter vanta oltre 83 milioni di follower – ieri hanno spinto il titolo in borsa, che nelle negoziazioni pre-market è salito fino a 51,50 dollari ad azione.
Già domenica, confermano alcune fonti citate dai media Usa, il board del social network si era riunito per discutere l’offerta messa in campo dall’imprenditore di origini sudafricane. Elon Musk aveva manifestato l’intenzione di comprare la piattaforma il 14 aprile, ma Wall Street l’aveva prontamente scartata perché non era chiaro quale fosse il suo piano per accumulare i fondi necessari.
Piano che, riportano fonti di stampa, prevede su un leveraged buyout (un acquisto anche tramite debito) basato su una serie di prestiti da diversi attori, fra cui la banca d’affari Morgan Stanley e la “sua” Tesla. Oltre a una parte consistente – circa 21 miliardi di dollari – in contanti. Per una cifra totale di circa 44 miliardi di dollari che porta Musk ad assumere il controllo totale della popolare applicazione (della quale deteneva già il 9,2%).
La transazione dovrebbe finalizzarsi entro la fine del 2022 e la società quotata si appresta così a lasciare Wall Street e a diventare una compagnia privata interamente controllata dal 50enne miliardario. Dopo l’acquisizione, Elon Musk promette di rendere Twitter la piattaforma della libertà di parola per eccellenza.
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