Presto gli utenti statunitensi potrebbero essere costretti a dire addio a TikTok. Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che nelle prossime ore varerà un decreto per vietare TikTok, il social network di proprietà cinese molto popolare tra i giovani basato sulla condivisione di brevi video.
“TikTok è fonte di preoccupazione per la sicurezza nazionale, lo metteremo al bando negli Stati Uniti”, ha dichiarato Trump parlando sull’Air Force One davanti ai giornalisti nella sua visita in Florida. Nel frattempo Microsoft, secondo quanto riporta il New York Times, avrebbe avviato dei negoziati per aggiudicarsi la piattaforma. Un’operazione per la quale il presidente degli Usa avrebbe detto di essere fortemente contrario.
Social sotto inchiesta da parte del Cfius
Prima dell’annuncio di Trump, dai media statunitensi era trapelata l’ipotesi dell’attuazione di un decreto del presidente americano per costringere l’azienda cinese ByteDance a cedere la sua quota di TikTok. L’accusa era di essere diventata uno strumento nelle mani di Pechino per entrare in possesso dei dati personali degli utenti statunitensi.
Da tempo, il social network è sotto inchiesta da parte del Cfius, l’agenzia statunitense incaricata di garantire che gli investimenti esteri non costituiscano un rischio per la sicurezza nazionale.
La difesa di TikTok
Tiktok, chiamato più volte a difendersi dalle accuse, ha sempre negato la condivisione dei dati con le autorità cinesi.
“Non siamo politici, non accettiamo pubblicità politica e non abbiamo un’agenda”, ha dichiarato mercoledì 29 luglio, Kevin Mayer a capo di TikTok. “L’intero settore è sotto esame, e giustamente. A causa delle origini cinesi dell’azienda, siamo sottoposti a un esame ancora più attento. Lo accettiamo e accettiamo la sfida“, ha aggiunto.
Secondo James Lewis, responsabile del programma di politica tecnologica del Center for Strategic and International Studies, il rischio per la sicurezza derivante dall’utilizzo del social network sarebbe “vicino allo zero”. D’altra parte, “sembra che ByteDance potrebbe essere sotto pressione da Pechino”, ha aggiunto.