Dopo Instagram, anche Telegram ha deciso di lanciare il “guanto di sfida” a Clubhouse. Nella versione per Android dell’app di messaggistica istantanea è stata introdotta una nuova funzionalità chiamata Voice Chat 2.0, che permette agli utenti di avviare delle chat audio. L’obiettivo è chiaramente quello di proporre un’alternativa alle stanze sonore di Clubhouse, vero e proprio fiore all’occhiello del social media del momento.
Le differenze tra Clubhouse e il nuovo servizio di Telegram
Esistono però alcune differenze tra il servizio offerto da Clubhouse e quello proposto da Telegram. Quest’ultimo, per esempio, permette ai partecipanti di restare anonimi. In questo modo è possibile ascoltare una conversazione senza rivelare il proprio nome (reale o fittizio che sia). Inoltre, gli amministratori di una stanza possono registrare l’evento audio (del tutto o in parte) e ripubblicarlo in un secondo momento. Le chat in cui l’audio viene registrato sono contraddistinte da una luce rossa accanto al titolo.
I punti in comune
Ci sono però anche degli aspetti in comune tra i due servizi. Anche su Telegram chi entra in una stanza è inizialmente silenziato e deve chiedere la parola prima di poter essere inserito nella lista degli speaker. Per aprire una nuova room è necessario prima creare un gruppo pubblico e poi selezionare l’opzione per avviare la chat vocale dal menù delle impostazioni.
Gli altri miglioramenti introdotti
Oltre a introdurre la funzione Voice Chat 2.0, il nuovo aggiornamento di Telegram per Android ha portato con sé altri piccoli miglioramenti. Per esempio, ora è possibile scegliere quale azione associare allo swipe verso sinistra o destra (tra cui archiviare, fissare, silenziare, eliminare o segnare una conversazione come già letta).
L’update è arrivato quasi in concomitanza con il lancio pubblico di Twitter Spaces, la risposta della piattaforma di microblogging a Clubhouse. Anche questo servizio permette di partecipare a delle chat vocali e rappresenta un’alternativa interessante alla “social audio app” per chi non ha un dispositivo iOS.