Stellantis, Mele: “Crisi microchip non ha soluzione immediata”

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Al primo congresso nazionale di Fim Cisl sul settore automotive, è intervenuto Davide Mele, deputy Europa di Stellantis. “Apprezziamo l’apertura al dialogo con tutte le parti coinvolte. Il nostro obiettivo partito il primo gennaio è quello di diventare un global player“, spiega Mele. Il colosso dell’auto punta infatti a diventare leader a livello mondiale, “non solo di un concetto di produzione auto, ma anche di mobilità“, precisa Davide Mele. “Stiamo lavorando a un piano globale e l’Italia rappresenta in questo scenario uno degli attori chiave“, afferma Stellantis.

Stellantis, Mele: “Anticipare la transizione energetica”

Siamo forzati ad affrontare la transizione energetica, noi vogliamo anticiparla. La sfida è quella di farlo con un’offerta sostenibile“, prosegue il deputy Davide Mele. E aggiunge: “Non deve essere solo sostenibilità ecologica ma anche economica“. Senza contare che la carenza di microchip e il covid-19 rappresentano due grandi sfide da affrontare prontamente. “La situazione non può risolversi nel brevissimo tempo, ma c’è attenzione massima da parte di Stellantis, stiamo lavorando quotidianamente“, rassicura Davide Mele. E conclude: “Ma siamo poi obbligati a prendere decisioni contingenti“.

Stellantis, il nuovo colosso dell’automotive

Stellantis è nata ufficialmente il 16 gennaio scorso. Nuovo colosso dell’auto, è il risultato della fusione tra FCA e PSA. Dopo diversi mesi di trattative, a gennaio le rispettive assemblee degli azionisti si sono espresse favorevolmente alla proposta di matrimonio. Le figure chiave di Stellantis sono John Elkann, nei panni di Presidente, e Carlos Tavares, amministratore delegato nella nuova società. Con la Stellantis, nasce il quarto costruttore automobilistico mondiale, con 15 marchi, oltre 8 milioni di auto vendute, 400mila dipendenti e 180 miliardi di fatturato.

 

 

 

 

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