Un internet più sicuro per i più giovani. La sensibilizzazione su questo tema è l’obiettivo del Safer internet day, giornata mondiale della sicurezza in internet istituita dalla Commissione Europea per la promozione di un utilizzo sicuro e responsabile dei nuovi media tra i più giovani.
Un argomento sempre più attuale a causa dell’aumento dell’uso di internet e social network da parte dei più giovani: secondo l’indagine Telefono Azzurro & Doxa Kids, diffusa il 6 febbraio 2023, la metà dei ragazzi intervistati tra i 12 e i 18 anni dichiara di passare dalle due alle tre ore al giorno sui social e chattando (nel 2018 era il 43%), il 14% dalle quattro alle sei ore al giorno, il 4% più di sei ore al giorno e il 3% è sempre connesso. L’8% vi trascorre meno di un’ora e il 21% un’ora al giorno (nel 2018 era il 27%). Ma cosa si può fare nel concreto per proteggersi e tutelare i più giovani dai rischi in cui si può incorrere su internet?
I dispositivi tecnologici sono diventati sempre più uno strumento primario per il gioco e per l’intrattenimento, ma è fondamentale prestare attenzione alla modalità d’uso che ne fanno i più piccoli. Il rischio è ricevere messaggi inadeguati da sconosciuti e di subire manipolazioni o richieste di denaro, soprattutto in privato dopo essere stati individuati sulle chat generali.
Le interazioni sui social network o durante le sessioni di gaming possono infatti nascondere un pericolo: predatori online o cyberbulli possono fingere di essere qualcun altro veicolando messaggi inappropriati o chiedendo di attivare la webcam per chattare di persona, fino ad arrivare agli incontri nella vita reale. Per questo motivo i genitori dovrebbero spiegare chiaramente ai propri figli di non condividere informazioni personali con utenti che non conoscono nella vita reale.
Che sia interna o esterna, qualsiasi unità connessa, come una webcam, un microfono o un dispositivo audio, potrebbe essere controllata da criminali per sfruttare i bambini e i ragazzi.
Per limitare questo rischio, occorre utilizzare un software di sicurezza informatica che esegua una scansione periodica del sistema in tempo reale per rilevare eventuali malware, verificare che l’impostazione predefinita “off” sia attivata e usare protezioni fisiche come l’otturatore o un pezzo di nastro adesivo.
Spesso, cercando fonti alternative per scaricare app di streaming o giochi, gli utenti possono imbattersi in vari tipi di malware, tra cui trojan, spyware e backdoor, nonché applicazioni malevole come adware.
È quindi importante fare attenzione alle app che si scaricano, perché i malware possono essere mascherati da applicazioni legittime.
È fondamentale non ‘lasciare soli’ bambini e adolescenti all’interno degli ecosistemi digitali, ovvero tenere sempre aperto il dialogo sui contenuti di cui si fruisce, su cosa si guarda e perché, mettendo a disposizione la consapevolezza di adulti con mente aperta senza porre divieti aprioristici.
Occorre quindi cercare di mettersi sulla stessa lunghezza d’onda dei ragazzi per accompagnarli in maniera discreta ma attenta nei loro percorsi di crescita.
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