Razer lancia Kishi, il controller vincitore del premio “Best of CES”

L’attesa è terminata. Razer, società leader nel settore del gaming, ha annunciato l’immediata disponibilità di Razer Kishi Universal Gaming Controller per Android, un nuovo accessorio mobile che si è portato a casa due “Best of CES” a gennaio. Entro la fine dell’estate è previsto il lancio di una versione per dispositivi con sistema operativo iOS.
Da oggi, 10 giugno, Razer Kishi, progettato per offrire funzionalità gaming avanzate a chi gioca su mobile, può essere acquistato sul sito ufficiale di Razer, su Amazon e presso i rivenditori autorizzati al costo di 89,99 euro.

Razer Kishi: le specifiche tecniche

Con un design accattivante e versatile, il nuovo controller mobile si collega direttamente alla porta di ricarica del dispositivo e può essere allargato e adattato alla maggior parte degli smartphone Android in commercio, offrendo agli utenti un’impugnatura comoda, sicura e stabile.
“Studiata per lunghe sessioni di gaming, la comoda impugnatura del controller mobile è dotata di un posizionamento ottimale dei pulsanti, per assicurare che qualsiasi pressione dei pulsanti sembri naturale e intuitiva”, spiegano gli sviluppatori nella descrizione di Razer Kishi.
Inoltre, grazie alla presenza di levette analogiche cliccabili, di una serie di pulsanti frontali e multifunzione e della croce direzionale a 8 vie, Razer Kishi garantisce un controllo ottimale dell’esperienza di gioco.

Razer Kishi non ha bisogno di ricarica

Kishi non dev’essere ricaricato. Il controller usa la batteria dello smartphone ed è anche dotato di una porta USB-C o Lightning esterna che può essere usata per la ricarica pass-through dello smartphone.
È anche dotato di due grilletti analogici e di due pulsanti “bumper” per un’esperienza di gioco a tripla A su qualsiasi schermo.
“Perfeziona la mira e l’esecuzione con l’esperienza familiare di un controller da console con feedback tattile, supportata da una serie di pulsanti frontali e bumper e da un d-pad per ulteriori input”, scrivono gli sviluppatori.

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