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TECNOLOGIA

Nuovo digitale terrestre: come capire se bisogna cambiare tv o no

Ormai ci siamo. Il grande switch-off televisivo che riguarderà tutta Italia è ormai alle porte. Da domani, mercoledì 1° settembre 2021, i canali del digitale terrestre verranno trasmessi con una nuova codifica. Si passerà dallo standard MPEG-2 all’alta definizione del MPEG-4. Le tv più vecchie, quelle che ora non sono in grado di visualizzare i canali HD, avranno quindi dei problemi.

Non tutti i televisori saranno in grado di supportarlo. Le frequenze dei canali del digitale terrestre verranno spostate per liberare la banda 700MHz, che dal 1° luglio 2022 sarà a disposizione delle compagnie di telefonia mobile per attivare la tecnologia 5G. I canali non saranno più visibili da molti apparecchi televisivi acquistati prima del gennaio 2017. Ma come si fa a capire se il proprio televisore è idoneo a ricevere il nuovo segnale?

Il test per essere certi che il proprio televisore sia compatibile con il nuovo digitatale terrestre

Per verificare se la propria tv è compatibile occorre fare un semplice test. Ci si sintonizza su uno dei canali già attivi sul digitale terrestre con trasmissione solo in HD, come indicato dal decoder. Se almeno uno di questi canali è visibile, l’apparecchio è pronto per il passaggio tecnologico. Non ci sarà dunque bisogno di cambiarlo almeno per un altro anno e mezzo. In caso contrario sarà necessario dotarsi di un decoder o acquistare un nuovo televisore

Tra settembre 2021 e giugno 2022 bisogna ri-sintonizzare la propria tv secondo il calendario dato. Nel 2022 ci sarà poi una seconda transizione, negli ultimi giorni del mese di giugno. In quei giorni verrà introdotto definitivamente lo standard DVB-T2 con il nuovo sistema di codifica HEVC Main10. Anche in questo caso, le tv non in grado di supportare questi protocolli avranno problemi. Questa nuova tecnologia, in grado di comprimere in modo migliore il segnale, permetterà di avere a disposizione più canali e con una qualità migliore. Tutti i televisori e i decoder acquistati a partire dal dicembre 2018 sono compatibili anche con i nuovi standard introdotti dal secondo passaggio tecnologico del digitale terrestre.

I box Sky Q sono compatibili per gestire i canali Fta in modalità HEVC

Per fare una verifica anche in questo caso si possono provare a visualizzare i canali di test 100 e 200. Sul canale 100 dovrebbe apparire la scritta “Test HEVC Main10”. Se l’avviso compare, il televisore è compatibile con il nuovo standard di trasmissione. Se invece il messaggio non compare, si può fare un secondo tentativo dopo aver effettuato la ri-sintonizzazione dei canali. Al contrario, se anche questa prova non riesce, allora sarà necessario acquistare un decoder o un nuovo televisore.

Se i canali in questione vengono ricevuti ma lo schermo rimane nero, vuol dire che la televisione non supporta lo standard HEVC Main10. Ma non è ancora sicuro che il formato a 10 bit sarà sempre utilizzato dopo il luglio 2022. L’HEVC consente infatti di codificare l’immagine in vari modi. Se venisse ad esempio adottato il formato a 8 bit, molti dei televisori acquistati fra il 2016 e la fine del 2018 (che a oggi non riescono a visualizzare la scritta del test) potrebbero invece potere ricevere il segnale.

Per quanto riguarda la pay-tv, Sky ha reso noto che i box Sky Q sono compatibili per gestire i canali Fta (Free To Air, ovvero non criptati) in modalità HEVC. Quindi, non sarà necessario acquistare né un nuovo televisore né un decoder.

Il passaggio alle nuove frequenze del digitale terrestre regione per regione

Ecco, regione per regione, quando avverrà il passaggio alle nuove frequenze del digitale terrestre (e bisognerà quindi risintonizzare il televisore). Dal 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, e le province di Trento e di Bolzano (Area 2 e Area 3). Dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna (Area 1). Infine, dal 1° aprile 2022 al 31 giugno 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche (Area 4).

Bonus tv al via: chi ne avrà diritto

Nel frattempo il Ministero dello Sviluppo economico ha stanziato 150 milioni di euro riservati al bonus tv. I nuclei familiari con un Isee inferiore a 20mila euro potranno accedere a un’agevolazione, del valore massimo di 50 euro, per l’acquisto di tv e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi. Per accedere all’incentivo, le famiglie con i parametri Isee richiesti dovranno scaricare un modulo sul sito del Mise con cui potranno autocertificare di avere diritto al contributo.

Il bonus verrà erogato direttamente dal negoziante che al momento dell’acquisto dovrà inserire il codice fiscale dell’acquirente sul sito dell’Agenzia delle entrate, insieme ai riferimenti del documento di identità e ai dati identificativi del prodotto. Nella prima dichiarazione fiscale utile, il negoziante recupererà lo sconto applicato tramite credito d’imposta.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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